Netflix: nel 2016 crescono le produzioni autoctone

Netflix si prepara a un 2016 di produzioni autoctone: gli show salgono a 31 rispetto ai 16 del 2015, a cui si aggiungeranno film, documentari e show Kids.
Netflix si prepara a un 2016 di produzioni autoctone: gli show salgono a 31 rispetto ai 16 del 2015, a cui si aggiungeranno film, documentari e show Kids.

Netflix si prepara a un 2016 dalle grandi novità. A confermarlo è Ted Sarandos, COO del colosso dello streaming, in occasione della UBS Media Conference di New York: il gruppo è pronto a raddoppiare le proprie produzioni originali, considerato il grande successo delle stesse a livello internazionale. Ed è proprio l’espansione in tutto il mondo uno degli obiettivi di Netflix per il prossimo anno, anche se la strada non appare sempre in discesa.

Netflix è arrivato in Italia lo scorso 22 ottobre e, sin da subito, il servizio tricolore ha voluto porre l’accento sulle produzioni autoctone: “Orange Is The New Black”, “Narcos”, “Marco Polo”, “Grace & Frankie”, “Unbreakable Kimmy Schimdt” e molti altri. E mentre negli ultimi giorni è stato reso disponibile “A Very Murray Christmas”, lo speciale di Natale con Bill Murray, l’azienda è pronta a fare di più.

Così come dichiarato durante la conferenza di New York, nel 2016 Netflix proporrà ben 31 produzioni originali, contro le 16 del 2015. Inoltre, verranno rilasciati 10 film, 12 documentari, 10 speciali e ben 30 nuovi programmi per la sezione Kids. Una strategia, quella di puntare sui contenuti autoctoni, nata forse dal consenso internazionale ottenuto da queste produzioni, già diventati show di culto in tutto il mondo. E, non ultimo, anche una proposta di differenziazione rispetto al mercato, nella maggiore difficoltà di ottenere contenuti esterni data la proliferazione di piattaforme dedicate e blindate da parte delle maggiori emittenti televisive statunitensi.

Nel frattempo, la società continuerà ad allargare la sua presenza in tutto il globo, dopo aver conquistato in questo 2015 Italia, Spagna, Australia e Giappone, il colosso dello streaming pensa a nuove nazioni. Anche se la sfida rimane elevata, soprattutto in termini di diritti per gli show locali. Sarandos, come riportato da BC, mira a portare Netflix a livello globale, ma la strada per l’acquisizione dei diritti nazionali non è affatto semplice, poiché non vi è mai stato un “global buyer” sul mercato prima. Inoltre, come lecito immaginarsi, i vari rappresentanti nazionali e regionali cercando di proteggere i loro business. Eppure Netflix non vuole rubare terreno a queste imprescindibili realtà, invece sembra vi si voglia affiancare, anche contribuendo alla loro diffusione. In definitiva, non resta che attendere l’annuncio delle novità per il prossimo anno ormai alle porte.

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