Google celebra i 245 anni di musica con Beethoven

Il Google doodle di oggi è dedicato a Ludwig van Beethoven, per celebrare i suoi 245 anni, anche se la data esatta della nascita rimane un mistero.
Il Google doodle di oggi è dedicato a Ludwig van Beethoven, per celebrare i suoi 245 anni, anche se la data esatta della nascita rimane un mistero.

Il genio di Ludwig van Beethoven è celebrato oggi da Google con un nuovo doodle sulla homepage del motore di ricerca. Questa volta il gruppo di Mountain View non si è limitato a sostituire il proprio logo con un’immagine realizzata ad hoc o con una semplice animazione, ma ha creato una vera e propria storia interattiva, che raccoglie alcune delle creazioni più note del compositore tedesco.

Dalla “Quinta Sinfonia” a “Per Elisa”, dalla “Sonata al Chiaro di Luna” alla “Nona Sinfonia (Inno alla Gioia)”: le disavventure vissute da Beethoven portano gli spartiti a rompersi in mille pezzi e tocca a chi naviga rimettere gli stralci nel giusto ordine. Il tutto con un particolare stile cartoonesco, che testimonia quanta cura riponga bigG in iniziative di questo tipo. L’occasione sono i 245 anni dalla nascita, datata (probabilmente) 17 dicembre 1770, anche se alcune documentazioni riportano il giorno precedente. Un pretesto utile anche per far conoscere la bellezza del genere classico anche a chi, come le nuove generazioni, è abituato a ben altri tipi di musica.

Nato a Bonn in una famiglia di umili origini, mostrò il suo talento fin dall’infanzia. Determinante l’incontro con Franz Joseph Haydn, a 22 anni, che lo portò con sé a Vienna. Solo quattro anni più tardi, nel 1796, iniziò ad avvertire problemi di udito: la sordità divenne totale prima del 1820, forse a causa di una labirintite cronica o di una otospongiosi. Questo ne condizionò la vita, portandolo ad isolarsi fino al termine della sua vita, senza però impedirgli di comporre.

Morì il 26 marzo 1827. Determinante un viaggio alla fine dell’anno precedente, su un carro scoperto in una notte di pioggia, che gli provocò una grave polmonite. Tra le complicazioni, come testimoniato dalle osservazioni del suo ultimo dottore, anche l’insorgere di una cirrosi epatica. Esami sui capelli condotti di recente hanno rivelato la presenza di un’intossicazione da piombo, con tutta probabilità dovuta al trattamento applicato su una ferita da bisturi da parte del medico Andras Wawruch, un unguento al piombo usato nel XIX secolo come antibatterico.

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