Droni: ENAC rivoluziona le regole

ENAC, a sorpresa, modifica pesantemente il suo regolamento penalizzando l'utilizzo dei droni sia in ambito professionale che in ambito ludico
ENAC, a sorpresa, modifica pesantemente il suo regolamento penalizzando l'utilizzo dei droni sia in ambito professionale che in ambito ludico

Con un colpo di scena, l’ENAC, alla vigilia di Natale, ha deciso di effettuare importanti cambiamenti al regolamento che va a toccare pesantemente chi ha deciso di fare dei droni un lavoro. Trattasi di una modifica improvvisa e che è stata portata in essere senza aver interpellato nessuno dei soggetti che per lungo termine si erano seduti assieme all’ENAC attorno ad un tavolo per discutere sulla formulazione del regolamento per i “Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto“.

La modifica più sensibile riguarda i droni sotto i 300 grammi, una categoria che aveva aperto nuovi scenari professionali. Questi “mini droni”, in particolare quelli che presentano velocità sotto i 60 Km/h, potevano operare anche in ambienti critici. Adesso, questi modelli, veri capolavori di riduzione di peso, dovranno dotarsi di scomode e pesanti para eliche che richiederanno una completa riprogettazione. Nessuna menzione sui modelli già oggi certificati ma solo tanta rabbia tra le aziende e gli operatori che avevano deciso di investire in questi prodotti per il loro lavoro.

Una stabilità legislativa è infatti, importante per pianificare gli investimenti e questo cambio delle regole ha indispettito un po’ tutti tanto che la FIAPR (Federazione Italiana APR) ha già iniziato a muoversi per proteggere la categoria e riportare il settore dei droni italiani sui giusti binari.

Altre modifiche al regolamento riguardano la reintroduzione dell’obbligo di volo diurno per le operazioni non critiche e il ritocco dei limiti di altezza massima e distanza dal pilota per l’utilizzo dei droni in ambito professionale.

Per gli appassionati, cioè per chi vola per hobby, è stato reintrodotto il divieto di volare all’interno delle CTR (spazio aereo controllato) che potrebbe costringere gli appassionati a percorrere decine di chilometri prima di poter far decollare legalmente i loro UAV.

Modifiche che, dunque, stanno facendo molto discutere e che hanno già fatto muovere diversi enti a difesa della categoria. Quindi, è molto probabile che nel corso delle prossime settimane e mesi si assisterà a nuova variazioni con l’auspicio che l’ENAC possa trovare la giusta quadratura del cerchio per consentire un volo dei droni sicuro ma senza penalizzare appassionati e professionisti.

Il nuovo regolamento dell’ENAC può essere trovato direttamente all’interno del suo sito ufficiale.

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