Spotify spiega il significato delle canzoni

Le playlist Behind the Lyrics di Spotify forniscono informazioni sul significato dei testi e sui retroscena che hanno accompagnato la nascita dei brani.
Le playlist Behind the Lyrics di Spotify forniscono informazioni sul significato dei testi e sui retroscena che hanno accompagnato la nascita dei brani.

Per differenziarsi nel panorama dello streaming musicale, dove i cataloghi offrono ormai all’incirca le stesse canzoni su tutti i servizi, è necessario puntare su funzionalità aggiuntive e inedite, così da fidelizzare i propri iscritti e attirare nuovi utenti. È quanto tenta di fare Spotify, con l’annuncio diramato oggi e relativo ad una nuova iniziativa messa in campo in collaborazione con Genius: la piattaforma permette di conoscere in modo semplice e immediato la storia e il significato di un brano.

La feature prende vita sotto forma di playlist, inizialmente dedicate al genere hip hop (con artisti come Push T, Tinashe e Diplo), chiamate Behind the Lyrics. Durante la loro riproduzione è possibile saperne di più su cosa ha ispirato i musicisti durante la composizione e i retroscena della fase creativa. In termini concreti, le informazioni sono visualizzate all’interno di una finestra, con estratti dai testi, annotazioni, aneddoti e racconti scritti sia dagli artisti che dalla community di Genius, costantemente aggiornati.

Il rollout di questa nuova caratteristica ha già preso il via, ma in un primo momento la compatibilità è prevista solo per la versione iOS dell’applicazione. Più avanti arriverà anche sulle altre piattaforme. Purtroppo la sua diffusione è al momento limitata ad una singola playlist: saranno infatti i team di Spotify e Genius a dover di volta in volta aggiungere le informazioni ad ogni singola scaletta di brani, assicurandone così l’affidabilità.

Detto questo, si tratta comunque di una funzionalità “di contorno”, che arricchisce ulteriormente quanto offerto dal servizio, pensata per mantenere la leadership in un settore in costante evoluzione, con una concorrenza sempre più agguerrita. È ad esempio il caso di Apple Music, che a soli sei mesi dal lancio ha già raggiunto quota dieci milioni di abbonati a pagamento.

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