Sulla cima del Monte Bianco con Google Street View

Con l'aiuto delle guide Kilian Jornet, Ueli Steck e Candide Thovex, il team di Google Maps ha immortalato a 360 gradi lo spettacolo del Monte Bianco.
Con l'aiuto delle guide Kilian Jornet, Ueli Steck e Candide Thovex, il team di Google Maps ha immortalato a 360 gradi lo spettacolo del Monte Bianco.

Con i suoi 4.808 metri di altezza è la montagna più alta non solo delle Alpi, ma d’Italia, della Francia e più in generale di tutta l’Europa centrale. Il Monte Bianco sorge sulla linea di confine che separa la Valle d’Aosta e l’Alta Savoia, all’interno dei comuni di Courmayeur e Chamonix. Da oggi è possibile esplorarlo in prima persona, grazie a Street View.

Il team di Google Maps ha scattato una serie di immagini panoramiche a 360 gradi da caricare poi sulla piattaforma, in collaborazione con alcuni esperti e guide che conoscono bene la zona. Tra questi Kilian Jornet, che detiene il record di salita e discesa pari a 4 ore e 57 minuti, lo scalatore Ueli Steck, la campionessa di sci Laetitia Roux e l’alpinista Patrick Gabarrou. Il risultato è quello riassunto nel filmato visibile in streaming di seguito e che può essere osservato da un punto di vista in soggettiva con un semplice click sulla piattaforma, stando comodamente seduti di fronte al monitor e senza alcuna abilità richiesta nell’arrampicata.

Non è la prima volta che Street View ospita un progetto di questo tipo. Lo scorso anno bigG ha fatto lo stesso anche con El Capitan, nel parco nazionale di Yosemite, in collaborazione con gli scalatori Lynn Hill, Alex Honnold e Tommy Caldwell.

La salita del Monte Bianco attraverso la Goûter Route

La salita del Monte Bianco attraverso la Goûter Route

Tornando al Monte Bianco, si tratta di una montagna di natura prevalentemente granitica, caratterizzata dalla fitta presenza di guglie e creste, intagliata da profonde valli nelle quali si trovano numerosi ghiacciai. È da sempre una delle mete più gettonate degli appassionati di alpinismo, che vi giungono da tutto il mondo: la nascita della pratica coincide di fatto con la sua prima ascensione documentata, risalente all’8 agosto 1786.

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