Twitter, stop alla pubblicità su alcuni account

Twitter ha deciso di eliminare la pubblicità da alcuni account scelti per invogliare questi utenti ad essere più attivi sulla piattaforma.
Twitter ha deciso di eliminare la pubblicità da alcuni account scelti per invogliare questi utenti ad essere più attivi sulla piattaforma.

Twitter mantiene la sua piattaforma sociale inoculando pubblicità all’interno delle timeline dei suoi utenti. Una strategia che paga dal punto di vista economico anche se gli utenti non sempre gradiscono di essere invasi da messaggi pubblicitari. Tuttavia, sembra che Twitter adotti due pesi e due misure con i suoi utenti sul fronte della pubblicità. Negli ultimi mesi, infatti, la società ha smesso di inserire annunci o ha limitato drasticamente la loro presenza all’interno di alcuni account “VIP”.

In altre termini, per queste persone Twitter è davvero gratis. Questa scelta sarebbe da ricondursi al tentativo di trattenere alcuni dei suoi migliori utenti per invogliarli ulteriormente a rimanere attivi all’interno della piattaforma. Trattasi di una scelta particolare visto che Twitter ha bisogno urgentemente di ottenere più iscritti piuttosto che agevolare un piccolo numero di vecchi utenti, tuttivia la strada sembrerebbe essere già stata presa ed avallata anche dal nuovo CEO Jack Dorsey. Questi account VIP non devono essere intesi come quelli collegati a celebrità o persone famose. Twitter ha, infatti, deciso di rendere ad-free alcuni account in base a svariati criteri tra cui il volume di tweet che generano complessivamente.

Il social network ha deciso, dunque, di provare anche questa strada per tentare di rendere la sua piattaforma maggiormente attiva. Una scelta, però, molto discutibile. Twitter, del resto, vive di pubblicità ed ha necessità di incrementare questo business per sopravvivere. Rendere un gruppo di utenti ad-free, anche se piccolo, va contro il suo core business. Forse, Twitter dovrebbe arrivare a ripensare anche il suo modello industriale. Il dato oggettivo che traspare, però, è una certa confusione su quello che sarà il social network in futuro.

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