Google self-driving car sulle strade di Washington

La vettura a guida autonoma di Google estente il proprio raggio d'azione, con la fase di test che arriva a interessare la città di Kirkland (Washington).
La vettura a guida autonoma di Google estente il proprio raggio d'azione, con la fase di test che arriva a interessare la città di Kirkland (Washington).

Ciao Kirkland! Abbiamo scelto la vostra bellissima città sul lago Washington come prossima location per il programma di test della nostra self-driving car.

Google ha annunciato che sarà Kirkland, città da circa 50.000 abitanti nello stato di Washington, ad accogliere nelle proprie strade le sue vetture a guida autonoma. I test serviranno a perfezionare la tecnologia di self-driving car in un ambiente reale, in vista di un debutto su larga scala previsto per i prossimi anni.

Il veicolo scelto è una versione appositamente modificata del SUV Lexus RX450h. Il gruppo di Mountain View ne metterà in strada più unità, in un numero non meglio specificato. Lo stato di Washington è dunque il terzo ad ospitare la tecnologia, che già da tempo circola in California e in Texas. Va ricordato che, almeno in questa fase, a bordo è sempre presente un guidatore in carne ed ossa pronto ad assumere il controllo del mezzo in caso di necessità, così da evitare il verificarsi di qualsiasi problema. L’obiettivo è quello di arrivare invece un giorno a sollevare l’automobilista da qualsiasi obbligo, trasformando il viaggio in un’esperienza rilassante e rigenerante, ben diversa da quanto accade oggi soprattutto in ambito urbano.

Dopo aver guidato in modo autonomo oltre 2,2 milioni di Km, siamo pronti per sottoporre alle nostre vetture nuovi ambienti, condizioni di traffico e di strada.

Con tutta probabilità Google non si occuperà in prima persona della produzione di vetture, ma concederà la tecnologia in licenza agli automaker, attraverso una serie di partnership. Il mese scorso si è ipotizzata una prima collaborazione con Ford, che potrebbe condurre alla creazione di una nuova società gestita da bigG e dal gruppo dell’Ovale Blu. Dalle due aziende interessate non sono però giunte conferme né smentite in merito.

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