Tony Fadell difende Nest

Il numero uno di Nest (e Google Glass) interviene in prima persona per fare chiarezza sulle voci riguardanti presunti malumori all'interno della società.
Il numero uno di Nest (e Google Glass) interviene in prima persona per fare chiarezza sulle voci riguardanti presunti malumori all'interno della società.

Con l’acquisizione di Nest da parte di Google, il gruppo di Mountain View ha manifestato il proprio interesse nei confronti dell’ambito smart home. Oggi l’azienda costituisce una divisione della parent company Alphabet, al pari del motore di ricerca. Di recente sono circolate in Rete informazioni (non confermate) in merito a malumori che serpeggiano all’interno del team.

Nel tentativo di fare chiarezza sulla questione, il CEO e fondatore Tony Fadell (al momento a capo anche della divisione al lavoro sugli occhiali Google Glass) ha preso parte venerdì 1 aprile ad un meeting con i vertici di bigG. La trascrizione integrale del suo intervento è stata pubblicata dalla redazione del sito Re/code. Ciò che ne emerge è un discorso dal tono fermo e deciso, determinato a sgombrare il campo dalle voci di corridoio.

Tutto è iniziato nelle scorse settimane quando Greg Duffy, co-fondatore di Dropcam, lo ha definito senza troppi giri di parole un “burocrate tiranno”, facendo riferimento alle modalità di gestione attuati all’interno di Nest. Queste le parole di Fadell.

Ciao a tutti. Solitamente non partecipo a questi incontri, ma oggi ho pensato fosse molto importante. Innanzitutto, come sapete, gli articoli che avete visto e letto riguardanti me o Nest: sono incredibilmente scoraggianti poiché non crediamo, io per primo, che rappresentino la nostra cultura, il nostro lavoro etico e il rispetto che abbiamo per ogni altro componente del team. Ci ha davvero, davvero ferito molto vederli.

I problemi ci sono, così come in ogni altra realtà professionale. Il numero uno di Nest lo ammette.

Di certo, non siamo perfetti. Nessuna azienda lo è. Nest non è perfetta. Io non sono perfetto. Nessuno è perfetto. Sappiamo però quali sono i nostri problemi. Li abbiamo affrontati negli ultimi due anni. E, francamente, abbiamo ancora molto da fare.

Fadell allontana possibili accuse relative ai propri metodi di gestione del personale, ripetendo come un mantra il proprio rispetto per i dipendenti di ogni divisione del gruppo.

Rispetto i dipendenti di Nest. Rispetto i dipendenti di Google. Rispetto i dipendenti di Alphabet. Cerchiamo di lavorare duramente tra noi e con i nostri partner di numerose aziende in molti ambiti differenti. Rispetto anche gli ex dipendenti di Nest, gli ex di Google e così via.

In merito ai presunti risultati finanziari deludenti, Fadell ha aggiunto che la società non ha registrato alcun rallentamento nella crescita e che prevede di concludere il trimestre in corso addirittura al di sopra delle aspettative. Se ne saprà di più la prossima settimana, con la pubblicazione dei numeri ufficiali da parte di Alphabet.

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