Canada: nessuna violazione antitrust per Google

Il Competition Bureau canadese pone fine ad un'inchiesta durata tre anni sul motore di ricerca: non sono state riscontrate pratiche anticoncorrenziali.
Il Competition Bureau canadese pone fine ad un'inchiesta durata tre anni sul motore di ricerca: non sono state riscontrate pratiche anticoncorrenziali.

In attesa di capire quale sarà la decisione della Commissione Europea in merito all’indagine antitrust su Android che interessa Google nel vecchio continente, da oltreoceano arrivano buone notizie per il gruppo di Mountain View. In Canada, il Competition Bureau ha stabilito che non vi sono prove relative a comportamenti anticoncorrenziali da parte del motore di ricerca.

A partire dal 2013, l’autorità canadese ha raccolto elementi e testimonianze sufficienti a stabilire che bigG non ha attuato pratiche finalizzate alla penalizzazione dei rivali. Nel comunicato viene sottolineato che Google apporta spesso modifiche agli algoritmi che gestiscono le SERP (pagine dei risultati), ma con l’obiettivo di perfezionare l’indicizzazione dei link e offrire agli utenti una migliore esperienza di navigazione. In sintesi, chi ha lamentato presunte condotte scorrette da parte del motore di ricerca incassa una sconfitta, mentre il gruppo californiano può continuare a operare nel paese come fatto fino ad oggi.

Sebbene Google apporti cambiamenti di frequente all’algoritmo che utilizza per l’indicizzazione dei risultati di ricerca, le prove ottenute nel corso dell’indagine dimostrano che le modifiche effettuate hanno generalmente l’obiettivo di migliorare l’esperienza d’utilizzo.

Il Competition Bureau fornisce anche alcuni esempi utili a capire quali sono le finalità delle modifiche apportate agli algoritmi.

Ad esempio, Google si attiva per penalizzare i siti Web che tentano di incrementare artificiosamente il loro ranking nei risultati di ricerca indipendentemente dalla qualità o dalla rilevanza dei loro contenuti. Il Bureau non ha trovato evidenze adeguate a supportare la tesi che Google modifichi i propri risultati delle ricerche con l’intenzione di escludere i rivali in Canada.

Il gruppo di Mountain View ha espresso la propria soddisfazione per quanto deciso, attraverso le parole di Kent Walker, Google SVP e General Counsel.

Siamo felici che il Canadian Competition Bureau abbia deciso di chiudere l’inchiesta. Lavoriamo sodo in un panorama competitivo per creare un’ottima esperienza da offrire ai nostri utenti e per aiutarli a trovare in modo semplice e rapido ciò che desiderano attraverso Google.

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