Le Rich Cards di Google per la ricerca mobile

Il motore di ricerca, nella sua versione mobile, introduce schede contenenti foto di anteprima, voti delle recensioni e descrizioni degli elementi trovati.
Il motore di ricerca, nella sua versione mobile, introduce schede contenenti foto di anteprima, voti delle recensioni e descrizioni degli elementi trovati.

Il gruppo di Mountain View annuncia oggi novità riguardanti il motore di ricerca, in particolare le SERP visualizzate sui dispositivi mobile. Si chiamano Rich Cards e possono essere descritte come l’evoluzione dei Rich Snippets, ovvero i risultati che non si limitano a mostrare solo un link verso un sito esterno, ma lo integrano con immagini, descrizioni e informazioni aggiuntive.

Di seguito è possibile vedere in tre screenshot l’evoluzione della pagina dei risultati. La prima immagine mostra il solo elenco di collegamenti, la seconda una schermata che contiene piccole fotografie di anteprima, i voti ottenuti nelle recensioni degli utenti ecc., mentre la terza fa riferimento alla novità odierna. Per chi gestisce un sito, si tratta di un’opportunità. Si ponga l’esempio di un portale sulla cucina: permettere a Google di visualizzare una foto della ricetta accompagnata da un breve estratto testuale della preparazione aumenta le possibilità di attirare l’attenzione di chi naviga.

Le nuove Rich Cards di Google: più informazioni direttamente nelle SERP (pagine dei risultati) del motore di ricerca

Le nuove Rich Cards di Google: più informazioni direttamente nelle SERP (pagine dei risultati) del motore di ricerca

In un primo momento le Rich Cards saranno disponibili per due sole categorie: ricette e film. Inoltre, il rollout interesserà inizialmente solo i risultati in inglese provenienti da google.com. In futuro arriverà per altre tipologie di ricerche e in altri territori. È l’ennesima iniziativa messa in campo da bigG per rendere ancora più completo il proprio servizio di ricerca online, fornendo ai navigatori parte delle informazioni desiderate ancor prima di visitare un sito esterno e, al tempo stesso, offrendo ai webmaster strumenti utili per aumentare il traffico sulle proprie pagine. Un equilibrio delicato, di certo non semplice da trovare, che inevitabilmente obbliga Google a tenere conto delle esigenze dell’una e dell’altra parte.

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