Converse All Wah: le scarpe con wah wah incluso

Una suola forata ai lati, con un sensore dedicato a misurarne la flessione: Converse ha messo il pedale wah wah, reso celebre da Hendrix, dentro la scarpa.
Una suola forata ai lati, con un sensore dedicato a misurarne la flessione: Converse ha messo il pedale wah wah, reso celebre da Hendrix, dentro la scarpa.

Reso celebre da icone della storia del rock come Jimi Hendrix, il wah wah è uno degli effetti più amati (e abusati) dai chitarristi. Il modello più celebre è senza alcun dubbio il Cry Baby prodotto dalla Dunlop, utilizzato proprio dal genio di Seattle su brani come “Voodoo Child (Slight Return)". In un’epoca in cui tutto è compatto, portatile e indossabile, c’è chi ha provato a far sparire il pedalino integrandolo direttamente nelle scarpe.

Converse ha realizzato le Chet Atkins All Wah, in onore del primo musicista ad utilizzare l’effetto nel secolo scorso. Si tratta sostanzialmente di una scarpa forata ai due lati della suola per accogliere altrettanti jack (uno di ingresso dalla chitarra e l’altro di uscita verso il sistema di amplificazione), con all’interno un sensore che monitora in tempo reale la posizione del piede e la sua inclinazione. Il risultato è quello visibile nella demo allegata di seguito: per variare il tono del suono generato non serve agire su alcun potenziometro, ma è sufficiente muovere il piede piegando la scarpa. Un concept interessante, ma forse poco pratico per chi è solito spostarsi spesso sul palco durante le esibizioni live.

Il modello utilizzato come base per la realizzazione del prototipo è quello delle Chuck Taylor All-Stars, un classico ben noto agli appassionati di basket e prodotto per la prima volta nell’ormai lontano 1917. La realizzazione tecnica è stata curata dal team di ingegneri Cute Circuit e al momento non è dato a sapere se si tratta di un’iniziativa destinata al mercato.

Tornando al funzionamento, la flessione del piede rilevata viene inviata in modalità wireless (via Bluetooth) al Wah Box che si occupa poi di elaborare il segnale audio. L’output finale può essere connesso ad un amplificatore tradizionale oppure ad un iPhone o ad un computer Mac.

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