Google Fiber annuncia l'acquisizione di Webpass

Il gruppo di Mountain View ha comprato Webpass, un ISP che fornisce connettività a banda ultralarga negli Stati Uniti, per il progetto Google Fiber.
Il gruppo di Mountain View ha comprato Webpass, un ISP che fornisce connettività a banda ultralarga negli Stati Uniti, per il progetto Google Fiber.

Arriva da Mountain View l’annuncio dell’ennesima acquisizione: questa volta tocca a Webpass, società fondata nel 2003 e specializzata nella fornitura di servizi per la connettività a banda ultralarga, già operante in alcune aree densamente popolate degli Stati Uniti, più precisamente nelle aree di San Francisco, San Diego, Chicago, Boston, Miami e in altre grandi città. Il team si unirà a quello di Google Fiber.

In questo modo bigG sarà in grado di contare su un’azienda che ha già alle spalle un’esperienza più che decennale come ISP e Webpass potrà sfruttare le risorse messe a disposizione dal motore di ricerca per estendere ulteriormente il proprio raggio d’azione, raggiungendo nuovi clienti sia in ambito residenziale che professionale. Non è stata comunicata l’entità dell’investimento economico messo sul piatto per giungere all’accordo, che ora necessita solo degli ultimi dettagli burocratici prima di potersi considerare ufficiale. Ecco quanto si legge nella dichiarazione firmata dal presidente Charles Barr.

La fusione con Google Fiber rappresenterà un grande passo in avanti per i nostri utenti, poiché le due aziende condividono la stessa visione del futuro e lo stesso impegno verso i clienti. Le risorse di Google Fiber consentiranno a Webpass di crescere rapidamente e di raggiungere più clienti di quanti avremmo potuto servire operando da soli.

La connettività offerta da Webpass è caratterizzata da una banda pari a 1 Gbps, di certo sufficiente a soddisfare qualsiasi esigenza (anche la più avanzata) dell’utente comune. Ciò che distingue l’azienda dalle alternative presenti sul mercato è l’utilizzo di una tecnologia wireless che porta l’accesso a Internet nelle abitazioni sfruttando un’infrastruttura basata sulla comunicazione wireless, che solleva di fatto dall’obbligo di effettuare i lavori necessari per una tradizionale connessione cablata.

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