Imagine Cup: l'Italia a Seattle con un controller

Il team Dark Side Ducks porta alla Imagine Cup 2016 un controller per utenti diversamente abili: questa la proposta italiana alla competizione Microsoft.
Il team Dark Side Ducks porta alla Imagine Cup 2016 un controller per utenti diversamente abili: questa la proposta italiana alla competizione Microsoft.

Manrico Diamantini, studente di Informatica dell’Università di Pisa di 26 anni; Gabriele Orsi, studente di Ingegneria Chimica dell’Università di Pisa di 25 anni; Giulio Pedri, studente di Fisica dell’Università di Pisa di 21 anni; e Nicolas Hammer, studente dell’Istituto Alberghiero F.lli Pieroni di 24 anni: saranno loro, sotto il nome di “Dark Side Ducks“, a rappresentare l’Italia alla competizione internazionale Microsoft Imagine Cup 2016. Il progetto si è infatti distinto nella categoria Innovation ed ora, dopo aver conquistato la piazza italiana, sono pronti a volare a Seattle per l’ultima grande sfida.

Il progetto che hanno presentato prende il nome di MoonSlice. Si tratta di un controller per l’esperienza gaming, sia su pc che su console, di persone diversamente abili, per le quali è necessaria una progettualità differente rispetto ai controller tradizionali.

Il device è componibile e pensato per essere arricchito con delle placche applicabili su ambo i lati che integrano comandi in linea con le proprie caratteristiche e con la tipologia di gioco. Tra l’altro applicando una placca sul lato opposto si ottimizza l’esperienza di gioco anche per i mancini che rappresentano l’11% della popolazione mondiale, ma grazie alla personalizzazione delle placche con comandi intercambiabili è possibile rispondere anche ad altri tipi di esigenze e problematiche motorie.

Un progetto ad alto contenuto tecnologico e, al contempo, un progetto di sicuro valore sociale. L’impegno per persone diversamente abili è un valore aggiunto per una soluzione sviluppata su piattaforma Arduino, utilizzando Visual Studio sul fronte software. Il controller nasce a livello prototipale con una sagoma in legno, per poi passare alla stampa 3D per lo sviluppo del modello. Gimp, AugoCAD e database su piattaforma cloud Microsoft Azure completano il quadro delle risorse sfruttate per l’elaborazione del tutto durante la competizione.

Ad accompagnare il team Dark Side Ducks a Seattle sono le parole di Fabio Santini, Direttore della Divisione Developer Experience and Evangelism di Microsoft Italia: «Siamo orgogliosi che l’Italia sia tra i Paesi in gara alla finale globale di Microsoft Imagine Cup e siamo certi che il team Dark Side Ducks ci saprà rappresentare al meglio. MoonSlice è un progetto innovativo, che potrebbe avere impatto reale. Considerati gli importanti risvolti ludico-educativi del mondo gaming, è importante rinnovare costantemente gli strumenti di gioco e facilitarne l’uso anche da parte di persone con disabilità motorie. Non solo, la possibilità di personalizzare il controller ottimizza l’esperienza di gaming e la rende adatta alla caratteristiche individuali, ma anche alla finalità del videogioco, che si tratti di puro intrattenimento o di apprendimento. I ragazzi hanno avuto un’idea originale e ci auguriamo questa competizione possa ulteriormente stimolarli e offrirgli l’opportunità di andare avanti a sviluppare il progetto».

Microsoft Imagine Cup: oltre 2 milioni di giovani già coinvolti

Microsoft Imagine Cup: oltre 2 milioni di giovani già coinvolti

Ma l’avventura dei ragazzi alla Imagine Cup 2016 deve essere anzitutto motivo di ispirazione per molti altri, così come lo è già stato per 2 milioni di ragazzi fino ad oggi. Ancora Santini: «Questo è lo scopo ultimo di Microsoft Imagine Cup, che giunta alla sua 14esima edizione ha già coinvolto oltre 2 milioni di studenti in tutto il mondo: incoraggiare il genio creativo e lo spirito imprenditoriale dei più giovani e guidarli in un percorso di crescita personale e professionale che li possa trasformare nei leader di domani».

“Shooting Star Studios” per la Spagna, “Infinite Pizza” per la Russia, “Octave” per la Francia, “Healthx” per gli USA, “Biomachine Industrial” per il Giappone, “KinectGarten” per Hong Kong, “Clove” per la Nuova Zelanda: idee da tutto il mondo, dalle più disparate ispirazioni, tutte incentrate su piattaforme e software Microsoft. E una grande sfida che vale soprattutto come occasione di incontro tra culture e capacità differenti, alla ricerca delle idee che dovranno guidare il futuro dell’innovazione.

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