Pokémon GO, permessi corretti su iOS

Niantic Labs ha risolto il problema dell'accesso all'account Google, ma un senatore degli Stati Uniti vuole avere chiarimenti sulla gestione dei dati.
Niantic Labs ha risolto il problema dell'accesso all'account Google, ma un senatore degli Stati Uniti vuole avere chiarimenti sulla gestione dei dati.

Niantic Labs, sviluppatore del gioco più popolare del momento, ha rilasciato un aggiornamento per iOS che risolve il problema relativo ai permessi di accesso all’account Google. Con la versione 1.0.1 di Pokémon GO è stata anche migliorata il processo di login con un account Trainer Club. In realtà, alcuni utenti hanno segnalato che quest’ultima modalità di accesso non funziona correttamente.

Gli utenti iOS che vogliono giocare a Pokémon GO con il loro iPhone possono scegliere tra due opzioni di login: account Google e account Trainer Club. A causa del sovraccarico dei server di Niantic, la seconda modalità è quasi inutilizzabile, per cui la scelta è caduta sulla prima. Per un errore dovuto all’uso di vecchie API, l’utente non veniva però avvisato che il gioco richiedeva l’accesso completo all’account Google. Lo sviluppatore ha ora distribuito un update che corregge il problema, ma purtroppo ne aggiunge un altro.

Pokémon GO 1.0.1 per iOS mostra ora chiaramente un avviso con i due permessi necessari, ovvero nome utente e indirizzo email dell’account Google. Ovviamente il gioco deve utilizzare i sensori dello smartphone (accelerometro e giroscopio), il GPS per indicare la posizione sulla mappa e la fotocamera per sfruttare la realtà aumentata.

Purtroppo l’ultima versione del gioco ha introdotto un bug che impedisce il login con l’account Trainer Club, in quanto l’app non invia la richiesta HTTP ai server di Niantic. In attesa del fix è meglio evitare l’installazione dell’aggiornamento. Ricordiamo che il gioco è disponibile solo in Australia, Nuova Zelanda e Stati Uniti. In Italia arriverà ufficialmente il 15 luglio, ma è possibile scaricare Pokémon GO in maniera alternativa.

Nonostante le rassicurazioni di Niantic, il problema dei permessi eccessivi comincia ad avere ripercussioni politiche. Un senatore degli Stati Uniti, Al Franken, ha chiesto allo sviluppatore di chiarire alcuni aspetti relativi alla privacy. Nella lettera inviata al CEO John Hanke sono elencate sette domande, alle quali dovrà essere data una risposta entro il 12 agosto. Il senatore vuole sapere quali informazioni vengono raccolte, se vengono condivise con aziende di terze parti e se Niantic informa i genitori che il gioco raccoglie le informazioni personali dei loro figli.

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