SpaceX, nuovo atterraggio per il razzo Falcon 9

SpaceX è riuscita ancora a far atterrare il suo razzo vettore Falcon 9; i razzi riutilizzabili permetteranno di ridurre i costi delle missioni spaziali.
SpaceX è riuscita ancora a far atterrare il suo razzo vettore Falcon 9; i razzi riutilizzabili permetteranno di ridurre i costi delle missioni spaziali.

SpaceX è riuscita per la seconda volta a far atterrare con successo il suo razzo Falcon 9 sulla terra ferma dopo averlo lanciato nello spazio da Cape Canaveral, in Florida, per inviare alla Stazione Spaziale Internazionale la capsula cargo Dragon. L’atterraggio è stato effettuato presso la piattaforma Landing Complex 1 di SpaceX. Trattasi, dunque, della seconda volta che la società spaziale riesce ad effettuare questo genere di atterraggio, il quinto in totale considerando anche le altre forme di recupero del suo razzo vettore.

Inoltre, è la prima volta quest’anno che SpaceX riesce a far atterrare i suoi razzi sulla terra ferma. I precedenti 6 tentativi avevano, infatti, visto la società spaziale tentare l’atterraggio del razzo vettore su delle piattaforme autonome collocate in mezzo al mare. La scelta di far atterrare il razzo sulle piattaforme marine non è stata fatta a casa. I viaggi orbitali richiedono, infatti, molto carburante e gli atterraggi sulle piattaforme in mezzo al mare, invece, richiedono un minor utilizzo di combustibile rispetto agli atterraggi sulla terra ferma. Tuttavia, in quest’ultima missione le condizioni sono state favorevoli per un atterraggio su terra ferma.

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Grazie a questo successo, salgono a 5 i razzi vettori riportati felicemente a terra senza incidenti. SpaceX, dunque, compie un ulteriore passo in avanti nel perfezionamento del sistema che consente ai razzi vettore di atterrare dopo il lancio per essere, così, riutilizzati per un nuovo lancio.

Grazie a questa tecnologia, le missioni nello spazio potranno ridurre enormemente i costi dando il via ad una nuova campagna di viaggi spaziali. Inoltre, la possibilità di riutilizzare i razzi vettori strizza l’occhio al turismo spaziale che vede, invece, in prima linea Blue Origin di proprietà del CEO di Amazon che ha già sperimentato con successo la medesima modalità di rientro.

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