Quando i Fogli di Google diventano arte

Le artiste Marina Esmeraldo di Barcellona e Mallory Heyer di New York hanno utilizzato i Fogli di Google Drive per creare un'opera nel mondo reale.
Le artiste Marina Esmeraldo di Barcellona e Mallory Heyer di New York hanno utilizzato i Fogli di Google Drive per creare un'opera nel mondo reale.

Si è soliti pensare a Google Drive come ad una piattaforma dedicata alla produttività, al salvataggio dei file su server cloud e alla collaborazione online. Con un nuovo esperimento, il gruppo di Mountain View intende dimostrare come la fantasia e la creatività consentano di sfruttarne gli strumenti in pressoché qualsiasi ambito, modo e in ogni situazione, anche quando si tratta di creare una vera e propria opera d’arte.

Le illustratrici Marina Esmeraldo e Mallory Heyer, la prima di Barcellona e la seconda di New York, hanno condiviso un Foglio di lavoro per dar vita all’artwork visibile nell’immagine di apertura, utilizzando tutti i tool di disegno, importazione delle immagini ed editing messi a disposizione da Drive. Il progetto è stato poi inviato ai ragazzi del collettivo artistico Refinery 29, che ne hanno dipinta una versione con dimensioni pari a 10×4 metri su un muro di Brooklyn. Un’opera concepita nel mondo digitale, all’interno della cornice virtuale di un computer, per andare poi a concretizzarsi nel mondo reale ed essere fruita da tutti.

Con un’iniziativa di questo tipo, bigG vuole portare alla luce la versatilità dei tool offerti dalla propria piattaforma, che nel caso dei Fogli vanno ben oltre la semplice compilazione di celle o l’elaborazione di formule per il calcolo automatico di valori e parametri. Nell’occasione è stato anche lanciato l’hashtag #madewithGoogleSheets.

Non si tratta dell’unico progetto legato all’arte messo in campo in questi giorni da Google: ieri il gruppo ha lanciato la versione rinnovata della piattaforma Arts & Culture, con un portale Web inedito, le applicazioni per dispositivi mobile Android e iOS, il supporto alla realtà virtuale per chi dispone di un visore Cardboard e la funzionalità Art Recognizer che permette di riconoscere un’opera semplicemente inquadrandola con la fotocamera dello smartphone.

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