iCar, progetto rimandato al 2021?

Secondo alcuni dettagli pubblicati da The Information, il progetto di una iCar potrebbe aver subito un freno, con un posticipo del lancio al 2021.
Secondo alcuni dettagli pubblicati da The Information, il progetto di una iCar potrebbe aver subito un freno, con un posticipo del lancio al 2021.

Si torna a parlare del misterioso progetto relativo a una vettura targata mela morsicata, una iCar che Apple potrebbe presentare al pubblico entro il 2020. Secondo quanto reso noto da The Information, il gruppo di Cupertino avrebbe però incontrato qualche freno, tale da posticipare l’ingresso sul mercato automobilistico di un un anno, nel 2021.

La testata statunitense ha pubblicato un esteso profilo di Brian, Kevin e Michael Sumner, tre fratelli che The Information ritiene siano al lavoro sul progetto della futura iCar. Sebbene nessuno dei dettagli resi noti sia stato confermato ufficialmente da Cupertino, si riferisce come l’abbandono lo scorso gennaio di Steve Zadesky, vicepresidente del Product Design, abbia lasciato il gruppo al lavoro sulla vettura di Apple con diverse sfide da affrontare. Questo potrebbe quindi costringere l’azienda a posticiparne il lancio al 2021, un fatto già palesato di recente dal CEO di Tesla Elon Musk, il quale aveva considerato un approdo sul mercato nel 2020 “improbabile”.

Quella di Apple, tuttavia, potrebbe essere una corsa contro il tempo. Il mercato automobilistico, in particolare quello delle auto elettriche, si muove infatti molto velocemente e la mela rischia di perdere, con un lancio ritardato, l’opportunità di occupare una posizione da leader per un settore ancora tutto da costruire. Basti pensare come la Model 3 di Tesla, attesa per il 2017, abbia già collezionato ben 400.000 preordini.

Nel frattempo, non emergono nuove indiscrezioni sul fronte dell’iCar, anche chiamata da alcuni Apple Car. Qualche tempo fa si è parlato dell’apertura di possibili strutture in quel di Sunnyvale, in California, per lo sviluppo dell’auto. Anche in questo caso, tuttavia, mancano delle conferme ufficiali: alcune testate hanno riferito di aver udito rumori meccanici provenienti da queste strutture, ma lo spazio sembrerebbe essere di proprietà di una società terza. Una strategia, forse, affinché Apple possa lavorare indisturbata e al riparo dalla fuga eccessiva di notizie anzitempo.

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