Instagram Stories, più o meno come Snapchat

Instagram ha introdotto le Storie, collezioni di video e immagini che scompaiono dopo 24 ore: l'app ricalca senza mezzi termini le orme di Snapchat.
Instagram ha introdotto le Storie, collezioni di video e immagini che scompaiono dopo 24 ore: l'app ricalca senza mezzi termini le orme di Snapchat.

E alla fine Mark Zuckerberg ha fatto la cosa più logica per evitare che Snapchat si mettesse di traverso rispetto alla crescita di Instagram: ha fatto in modo che Instagram potesse copiare Snapchat, traendone le funzionalità di punta per ricrearne l’esperienza. Nascono così le Instagram Stories, collezioni di immagini che hanno una durata di appena 24 ore prima di scomparire.

Nel presentare la nuova funzione, il team Instagram sottolinea questo aspetto come fosse una sorta di elemento in grado di “rilassare” l’approccio al social network: «con Instagram Stories, non devi preoccuparti di pubblicare troppo. Puoi condividere tranquillamente tutto ciò che vuoi durante la giornata, dando libero sfogo alla tua creatività». E questo perché, semplicemente, questa attività non lascia traccia: dopo 24 ore i video e le immagini scompaiono, esattamente come accade con Snapchat. Se l’utente non sceglie di salvarli e condividerli in altro modo, insomma, sono destinati a rapido oblìo, il che deresponsabilizza l’utente nei confronti del contenuto e della forma: non lasciando traccia, i video non lasciano strascichi e rappresentano soltanto una sorta di appunto quotidiano del proprio vissuto.

Instagram Stories è stato annunciato da poche ore, ma non sarà accessibile se non entro alcune settimane. Il rilascio sarà progressivo ed esteso a tutto il mondo, dunque occorre attendere il proprio aggiornamento per poter mettere mano all’interfaccia ed iniziare a creare le proprie Storie. La funzione sarà inizialmente disponibile per iOS e Android, raggiungendo dunque la quasi totalità degli utenti e potendo pertanto far leva fin da subito sulla grande community già presente sul social network. E la forza dei grandi numeri potrebbe fare la differenza: Instagram, che già da mesi è l’ancora di salvataggio pensata per consentire a Mark Zuckerberg di non perdere contatto con i più giovani, apre ad una funzione che potrebbe ostacolare la corsa di Snapchat. La mossa ha dunque una forte valenza strategica i cui esiti potranno essere meglio valutati fin dai prossimi mesi.

Cosa si può fare con Instagram Stories

Instagram ti permette da sempre di condividere i momenti che vuoi ricordare. Adesso puoi condividere i momenti salienti ma anche tutto ciò che ti succede nel frattempo.

Raccogliere immagini, creare filmati, scrivere sullo schermo, aggiungere dettagli per commentare le fotografie, divertirsi con gli sticker, giocare con le emoji: con Instagram Stories si possno sostanzialmente fare le cose che consente di fare Snapchat, tranne i filtri che modificano i volti mappandone i contorni. Instagram non vuole dunque ricalcare lo stesso identico percorso dell’app rivale, ma ne ha selezionati alcuni tratti caratteristici facendoli propri. Ogni foto può diventare una Storia nel momento in cui rientra in un flusso di immagini (riprodotte in slideshow), viene arricchita con pochi tratti del dito sullo schermo o viene modificata per trarne un significato che sul social network abbia valore in sé.

Instagram Story: interfaccia

Le storie così create hanno una caratteristica particolare: non possono essere commentate da alcuno, né è possibile registrare un “like”. Tutto rientra nella logica del post pensato per scomparire, un’emozione istantanea destinata sfumare. Le storie non lasciano traccia, ma generano semplicemente coinvolgimento istantaneo.

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Se il profilo che condivide la Storia è privato, la Storia rimarrà privata; se il profilo che condivide la Storia è pubblico, la Storia sarà visibile a chiunque. Tale impostazione standard può essere modificata volta per volta e ogni Storia può essere eventualmente condivisa (o inviata tramite Instagram Direct) in modo totalmente libero. Occorre ricordare un dettaglio molto importante: sebbene Instagram prometta la scomparsa dei video entro 24 ore, nulla vieta a chi ne prende visione di registrare le immagini utilizzando sistemi esterni a quanto consentito dall’app (ad esempio uno smartphone terzo, o sistemi di cattura video). Le opzioni di condivisione sono pertanto sempre e comunque teoriche e, più che la reale privacy, definiscono il confine entro il quale si decide di dare prima visione della propria Storia.

Sebbene l’app non sia ancora ufficialmente disponibile, le istruzioni all’uso sono già disponibili (anche in italiano) e consentono di capire nei dettagli cosa si possa creare con Instagram Stories e perché.

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