Frammentazione Android: Marshmallow al 18,7%

Troppo lenta, seppur progressiva, la diffusione di Marshmallow: il problema della frammentazione accompagnerà il sistema operativo ancora per lungo tempo.
Troppo lenta, seppur progressiva, la diffusione di Marshmallow: il problema della frammentazione accompagnerà il sistema operativo ancora per lungo tempo.

Puntuali come ogni scadenza di inizio mese, ecco arrivare le statistiche ufficiali relative alla frammentazione dell’ecosistema Android. Google le ha condivise, come ormai da tradizione, attraverso il proprio sito ufficiale dedicato agli sviluppatori. La tendenza rimane la stessa, con le numerose versioni del sistema operativo che si dividono la torta, in attesa che faccia il suo ingresso anche la nuova versione 7.0 Nougat.

Partiamo da Marshmallow: si registra una crescita, progressiva ma ancora troppo lenta per poter pensare ad una risoluzione del problema. La release 6.0 raggiunge il 18,7% della quota complessiva, con un incremento pari al 3,5% rispetto a quanto rilevato all’inizio di agosto. Procedendo a ritroso, Lollipop si attesta al 35% (suddiviso fra il 13,1% della release 5.0 e il 21,9% della 5.1), perdendo lo 0,5% rispetto a qualche settimana fa. Dietro si trova KitKat, che prosegue la propria discesa fino ad arrivare al 27,7% (-1,5%), mentre Jelly Bean cala al 15,6% (-1,1%) spartendo la propria fetta di torta tra le edizioni 4.1.x (5,6%), 4.2.x (7,7%) e 4.3 (2,3%).

Le statistiche ufficiali relative alla frammentazione dell'ecosistema Android, aggiornate al 5 settembre 2016

Le statistiche ufficiali relative alla frammentazione dell’ecosistema Android, aggiornate al 5 settembre 2016

Concludono il report Ice Cream Sandwich all’1,4% (-0,2%), Gingerbread all’1,5% (-0,2%) e Froyo che nonostante tutto rimane ancora saldamente e stoicamente ancorato al proprio 0,1% (invariato). Si ricorda che le statistiche sono state ottenute analizzando la totalità dei dispositivi che hanno effettuato l’accesso alla piattaforma Play Store, attraverso l’applicazione ufficiale di bigG, per il download dei giochi, delle applicazioni e dei contenuti multimediali, in un periodo di sette giorni concluso lunedì 5 settembre.

Per trovare una soluzione efficace al problema della frammentazione, le iniziative finora messe in campo da Google si sono rivelate non sufficienti. Servirà innanzitutto una maggiore collaborazione con i partner OEM, finalizzata a rendere disponibili gli aggiornamenti ufficiali alle nuove versioni della piattaforma in tempi più rapidi rispetto a quanto avviene oggi.

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