iPhone 7: jailbreak possibile, non sarà rilasciato

A una settimana dall'arrivo nei negozi, il nuovo iPhone 7 è già stato sottoposto a jailbreak: la procedura, al momento, non verrà rilasciata al pubblico.
A una settimana dall'arrivo nei negozi, il nuovo iPhone 7 è già stato sottoposto a jailbreak: la procedura, al momento, non verrà rilasciata al pubblico.

I nuovi iPhone 7 sono giunti nelle mani dei consumatori da soltanto una settimana, eppure già giungono le prime dimostrazioni della possibilità di jailbreak. È quanto ha svelato un giovanissimo sviluppatore, il quale non ha però intenzione di rilasciare il sistema di sblocco al grande pubblico. Non, almeno, finché la tecnica non verrà ulteriormente raffinata.

La notizia giunge da Motherboard, il canale tecnologico di Vice, grazie a un intervista al giovanissimo sviluppatore capace del primo jailbreak di iPhone 7. Luca Todesco, diciannovenne conosciuto online come Qwertyuiop, è infatti riuscito a superare i controlli Apple e a sottoporre a jailbreak un iPhone 7 con iOS 10 installato, il tutto con un lavoro di poco meno di 24 ore.

L’impresa è stata confermata da un video, pubblicato nella giornata di ieri sulla piattaforma YouTube, ma sembra che il giovane developer non abbia intenzione di rendere pubblica la metodologia impiegata per raggiungere il traguardo del jailbreak, non prima che Apple rilasci una patch per la falla sfruttata. Nel mentre, il giovane ha promesso di rendere il processo più semplice e accessibile.

Il jailbreak di dispositivi targati mela morsicata esiste ormai da diversi anni e, come ben noto, viene sfruttato per modificare il sistema operativo originale dei device, affinché si possano sfruttare funzioni aggiuntive non originariamente previste da Cupertino o, in alternativa, sfruttare canali di distribuzione diversi per le app rispetto ad App Store. Molto popolare in passato, negli ultimi tempi la curiosità degli utenti comuni nei confronti del jailbreak è andata via via diminuendo, anche e soprattutto per la maggiore attenzione da parte di Cupertino e una più stringente velocità nel risolvere falle e vulnerabilità sfruttate per accedere alla procedura. In tempi recenti, ad esempio, iOS 9.3.3 è stato sottoposto a jailbreak, ma Apple ha rilasciato dopo pochi giorni una patch per correggere la vulnerabilità sfruttata, limitando così le possibilità degli utenti interessati allo sblocco.

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