USB Type-C, le specifiche per l'audio digitale

USB-IF ha pubblicato le specifiche USB Audio Device Class 3.0 che definiscono i requisiti per la trasmissione audio digitale attraverso la porta USB Type-C.
USB-IF ha pubblicato le specifiche USB Audio Device Class 3.0 che definiscono i requisiti per la trasmissione audio digitale attraverso la porta USB Type-C.

USB Implementers Forum ha pubblicato le specifiche finali per USB Audio Device Class 3.0 che, in pratica, definiscono lo standard per la trasmissione dei segnali audio digitali attraverso la porta USB Type-C. I produttori possono quindi eliminare il vecchio jack da 3,5 millimetri, riducendo lo spessore dei dispositivi e i consumi complessivi. Apple, Motorola e LeEco hanno già abbandonato l’audio analogico con i loro recenti smartphone.

Circa due mesi fa, Intel aveva elencato una serie di vantaggi derivanti dall’uso di cuffie e auricolari USB Type-C. Il chipmaker di Santa Clara e altre aziende del settore affermano che la rimozione del jack da 3,5 millimetri permette di semplificare l’architettura interna dei dispositivi, eliminando tutti i componenti analogici e i convertitori DAC. In effetti, le specifiche USB Audio Device Class 3.0 prevedono l’uso di MPU (Multi-function Processing Unit).

Questi chip gestiscono la sincronizzazione audio, la conversione digitale-analogica, la cancellazione del rumore e dell’eco, l’equalizzazione e il volume, integrano amplificatori programmabili e supportano i formati Audio Type-III e Audio Type-IV. Le specifiche definiscono anche l’interoperabilità tra i dispositivi e il supporto per l’audio analogico. Quest’ultimo non impatta sulle funzionalità della porta USB Type-C, in quanto usa solo due pin sul bus secondario. Chiaramente è necessario il jack da 3,5 millimetri, quindi lo spessore dei dispositivi non può diminuire oltre un certo limite.

Altri vantaggi rispetto al connettore analogico sono i consumi inferiori, dovuti all’eliminazione dei componenti superflui, e la possibilità di implementare funzionalità avanzate, come il riconoscimento vocale. Il principale svantaggio, soprattutto per gli smartphone, è la necessità di usare un adattatore per i vecchi auricolari e per caricare il dispositivo durante l’ascolto della musica.

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