Fusione 3 Italia-Wind: si parte il primo gennaio

La fusione tra 3 Italia e Wind diventerà operativa dal primo gennaio 2017; a partire da questa data il nuovo operatore entrerà in funzione.
La fusione tra 3 Italia e Wind diventerà operativa dal primo gennaio 2017; a partire da questa data il nuovo operatore entrerà in funzione.

I clienti Wind e 3 Italia farebbero bene a segnarsi la data del primo gennaio 2017. Nel primo giorno del prossimo anno partirà, infatti, ufficialmente il nuovo operatore frutto della fusione tra le due società. Da quel giorno, la nuova compagnia telefonica il cui nome non è stato ancora comunicato, partirà a tutti gli effetti. Ma a meno di tre mesi dal debutto ufficiale c’è ancora molto da fare. Il CEO in pectore Maximo Ibarra dovrà, infatti, risolvere una serie di problemi tecnici, organizzativi e commerciali.

In primo luogo ci sono due reti completamente distinte che dovranno essere unificate ed è necessario che l’integrazione avvenga nella maniera più indolore possibile per gli utenti anche se qualche disagio è da mettere in conto. Inoltre si dovrà lavorare per unificare callcenter, tecnici, sistemi e tutti i meccanismi che permettono ad un operatore di telefonia di funzionare. Non da ultimo, Maximo Ibarra dovrà anche unificare la rete commerciale. Oggi ci sono molti negozi Wind e 3 Italia che dovranno passare al nuovo brand. Tuttavia, con l’unificazione, molti punti vendita potrebbero diventare ridondanti ed è dunque possibile che si assista ad un ridimensionamento della rete commerciale o ad una fusione dei negozi stessi.

Il lavoro da fare è, dunque, molto ed il tempo a disposizione poco. Il dato oggettivo, comunque, è che dal primo gennaio 2017 nascerà il più grande operatore italiano almeno come numero di clienti. Il processo di fusione, si ricorda, è stato lungo e complicato, soprattutto perchè è stato necessario convincere l’Antitrust europeo che l’operazione non avrebbe portato ad alcuna diminuzione della concorrenza sul mercato italiano con il rischio di aumento dei prezzi tariffari.

Per convincere l’Unione Europea, i due operatori hanno deciso di cedere una parte delle frequenze e delle torri in accesso a Free Mobile, operatore francese che diventerà in Italia il quarto operatore di telefonia con una rete proprietaria.

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