KGI: ecco dove andranno gli orfani del Note 7

Analisi in controtendenza, quella di Ming-Chi Kuo per KGI: secondo l'esperto, Apple potrebbe essere uno dei principali beneficiari dello stop al Note 7.
Analisi in controtendenza, quella di Ming-Chi Kuo per KGI: secondo l'esperto, Apple potrebbe essere uno dei principali beneficiari dello stop al Note 7.

Il decesso anticipato dei Galaxy Note 7 potrebbe comportare esiti inaspettati, almeno sul fronte della concorrenza. Sebbene negli ultimi giorni i più svariati analisti abbiano visto nei competitor Android i principali beneficiari degli orfani Samsung, da KGI arriva uno studio in controtendenza: quello relativo a iPhone 7. Secondo Ming-Chi Kuo, sempre molto affidabile sul conto della mela morsicata, potrebbero essere addirittura dai 5 ai 7 milioni gli utenti pronti a passare dal Note 7 al neonato in casa di Cupertino.

Naturalmente, anche Kuo ritiene che i competitor Android siano quelli più inclini a grandi guadagni dalla défaillance di Samsung, in particolare Huawei. Eppure, quella di KGI è la prima analisi pronta a tratteggiare un margine così ampio per il gruppo di Cupertino.

Sebbene le caratteristiche tecniche del Note 7 e di iPhone 7 siano abbastanza differenti, ad attirare gli ex utenti Samsung potrebbe essere la doppia fotocamera della versione Plus: una feature, quest’ultima, che sembra stia ricevendo recensioni positive da più fronti, in attesa dell’abilitazione del bokeh e della modalità ritratto con iOS 10.1. Saranno dai 5 ai 7 milioni, secondo Kuo, i possibili switcher conquistati da Cupertino, una cifra che potrebbe anche essere utile sul fronte del recupero in market share.

Stando all’analista, dei 12 milioni di ordini per il Note 7, il 50% verrà recuperato da altri produttori sul mercato. In pole position proprio Apple e Huawei (quest’ultima ha saputo mettersi ultimamente in grande evidenza con molti modelli, a partire dal Huawei P8 fino ad arrivare alla doppio obiettivo del P9), mentre poche chances potrebbero avere i nuovi Pixel di Google, poiché al momento si sarebbero esauriti gli stock e Big G, di conseguenza, potrebbe non garantire una fornitura sufficientemente rapida. Fuori dai giochi Microsoft che, sebbene possa puntare sul mondo business con la futura produzione Surface, al momento non dispone di alcun modello di alta fascia in grado di rendersi appetibile.

Per comprendere quali effettivamente saranno gli esiti del ritiro di Samsung, bisognerà però attendere ancora qualche mese. Sul fronte della mela morsicata, i dati che verranno resi noti a fine ottobre riguarderanno unicamente la primissima tornata di vendite di settembre, quando i problemi del Note 7 non risultavano ancora completamente emersi. Sarà quindi necessario attendere i risultati del Q1, probabilmente presentati nel mese di gennaio 2017.

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