Google Pixel: i risultati dei torture test

Il nuovo smartphone top di gamma Pixel prodotto da Google e HTC è stato sottoposto a test e torture di ogni tipo: ecco come si è comportato il dispositivo.
Il nuovo smartphone top di gamma Pixel prodotto da Google e HTC è stato sottoposto a test e torture di ogni tipo: ecco come si è comportato il dispositivo.

Pixel e Pixel XL sono gli smartphone realizzati da Google (in collaborazione con HTC) per definire un nuovo standard di riferimento nel segmento Android. Due dispositivi top di gamma per quanto riguarda il comparto hardware equipaggiato e le funzionalità software offerte, a partire dall’integrazione dell’intelligenza artificiale. Il team del canale JerryRigEverything, su YouTube, ha sottoposto il modello più piccolo a veri e propri torture test.

Il video in streaming qui sotto si apre mettendo alla prova la resistenza della superficie Gorilla Glass 4 di Corning ai graffi, utilizzando punte di diversa conformazione e durezza. Il risultato è in linea con gli altri device di fascia alta. Lo stesso non si può dire per la cover posteriore: basterà scalfirla con qualcosa di più affilato di una normale chiave per lasciare segni indelebili. Il discorso vale anche per il lettore di impronte digitali, che però sembra fortunatamente funzionare senza intoppi anche se rovinato. Nel bend test, Google Pixel si comporta bene, tornando alla forma originale subito dopo essere stato sottoposto a flessione.

In merito alla resistenza all’acqua, si è già parlato della certificazione IP53 che accompagna i due smartphone. I due telefoni non sono waterproof, ma contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, si comportano in maniera eccellente se immersi in un liquido, almeno in relazione alle loro caratteristiche ufficiali. Discorso differente per le cadute (test condotto dal canale TechRax): se l’impatto avviene con uno dei bordi laterali, lo smartphone non sembra riportare segni evidenti, mentre se a schiantarsi al suolo è il display immediatamente il device diventa inutilizzabile.

Restando in tema, Google ha annunciato nel fine settimana una partnership con uBreakiFix per riparare in 24 ore il display, la porta di ricarica o la batteria dei Pixel. L’iniziativa, al momento, riguarda solo gli Stati Uniti e il Canada.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti