Frammentazione Android: Nougat allo 0,3%

Dopo un mese di assenza, tornano le statistiche ufficiali relative alla frammentazione dell'ecosistema Android: fa la sua comparsa la release Nougat.
Dopo un mese di assenza, tornano le statistiche ufficiali relative alla frammentazione dell'ecosistema Android: fa la sua comparsa la release Nougat.

Dopo la pausa del mese scorso (inspiegabilmente Google non ha fornito i dati ufficiali relativi ad ottobre) ecco tornare il tradizionale appuntamento con le informazioni relative alla distribuzione dell’ecosistema Android. Ciò che balza fin da subito all’occhio è l’ingresso nel grafico della più recente release Nougat, che fa la sua timida comparsa con un risicato 0,3%.

La percentuale è ovviamente destinata a salire nel corso dei prossimi mesi, complice sia la diffusione sul mercato di smartphone come Pixel e Pixel XL commercializzati con la versione 7.0 (o 7.1) della piattaforma preinstallata, sia grazie al rilascio degli aggiornamenti da parte dei produttori. Proseguendo a ritroso si incontra Marshmallow, fermo al 24%, mentre Lollipop totalizza un 34,1% complessivo, suddiviso tra l’11,3% della release 5.0 e il 22,8% della 5.1. Ancora, KitKat è attualmente presente sul 25,2% dei dispositivi in circolazione, Jelly Bean sul 13,7% (4,9% per le versioni 4.1.x, 6,8% per le 4.2.x e 2% per la 4.3), Ice Cream Sandwich si attesta all’1,3%, Gingerbread alla stessa identica quota con l’1,3% e infine Froyo continua a resistere in maniera stoica ancorato al suo 0,1%.

Le statistiche ufficiali relative alla frammentazione dell'ecosistema Android aggiornate al 7 novembre

Le statistiche ufficiali relative alla frammentazione dell’ecosistema Android aggiornate al 7 novembre

Si segnala che le statistiche sono state rilevate analizzando il numero complessivo di device che si sono connessi alla piattaforma Play Store, mediante l’applicazione ufficiale, in un periodo della durata pari a sette giorni e concluso ieri, lunedì 7 novembre. Come sempre accade in questi casi, non ci si può esimere dal sottolineare per l’ennesima volta che il lavoro da svolgere se si desidera porre fine alla piaga della frammentazione (tutt’oggi vero tallone d’Achille dell’ecosistema Android) è ancora molto: solo uno sforzo congiunto da parte di Google, dei produttori di terze parti e degli operatori potrà un giorno portare ad una risoluzione del problema. Purtroppo, al momento questo non sembra poter accadere in tempi rapidi.

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