iPhone 7: la domanda raggiunge il suo picco

I nuovi iPhone 7 potrebbero aver già raggiunto il picco della loro domanda, prima del periodo natalizio: lo rivela l'affidabile analista Ming-Chi Kuo.
I nuovi iPhone 7 potrebbero aver già raggiunto il picco della loro domanda, prima del periodo natalizio: lo rivela l'affidabile analista Ming-Chi Kuo.

La domanda di iPhone 7 potrebbe aver già raggiunto il suo picco, tanto da avviarsi ora verso la sua fase discendente. Ne è convinto Ming-Ch Kuo di KGI Securities, uno degli analisti più affidabili sul fronte della mela morsicata, in una nota consegnata agli investitori. Nonostante il periodo natalizio, pare che le richieste per i nuovi smartphone Apple siano destinate a calare già dal novembre in corso.

Senza troppe sorprese, pare che i nuovi iPhone 7 siano riusciti a raccogliere i favori del pubblico, con una domanda iniziale record: gli stock pare siano andati letteralmente a ruba e, nel frattempo, le versioni Plus rimangono ancora largamente difficili da acquistare. Eppure, a soli due mesi dal lancio, il picco della domanda potrebbe essere stato raggiunto, per un calo fisiologico già nel mese di novembre. Un fatto abbastanza insolito per Cupertino, soprattutto con l’avvicinarsi del periodo natalizio, dove Apple solitamente segna i suoi maggiori guadagni sul fronte degli smartphone.

Secondo Kuo, i fornitori di Apple ridurranno le consegne al gruppo di Cupertino dal 5 al 15% nel bimestre composto da novembre e dicembre. Gli ordini continueranno a essere elevati per iPhone 7 Plus, poiché la produzione e la relativa distribuzione ha subito qualche rallentamento, mentre l’edizione da 4.7 pollici potrebbe segnare la sua prima, ma comunque contenuta, fase discendente. I dati dovrebbero quindi assestarsi nel primo quarto solare del 2017, quando i nuovi iPhone inaugureranno la fase di rallentamento pre-lancio: dalla primavera all’autunno, infatti, la Mela segna vendite più ridotte data l’attesa dei consumatori per i nuovi modelli.

Così come riferisce MacRumors, Kuo sarebbe inoltre convinto che l’esaurimento iniziale di tutti gli stock non rappresenti effettivamente un’eccessiva domanda, quanto una produzione di lancio conservativa da parte del gruppo di Cupertino. Per scoprire se le previsioni di Kuo si siano rivelate affidabili, non resta che attendere il prossimo gennaio, quando Apple probabilmente svelerà i risultati fiscali relativi al Q1.

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