Apple rimuove 47.300 app vecchie da App Store

Apple ha eliminato da App Store ben 47000 applicazioni nel mese di ottobre: si tratta di titoli vetusti, non più funzionanti o lontani dalle linee guida.
Apple ha eliminato da App Store ben 47000 applicazioni nel mese di ottobre: si tratta di titoli vetusti, non più funzionanti o lontani dalle linee guida.

È stato un ottobre di grandi pulizie, quello appena trascorso per App Store. Così come anticipato da Apple lo scorso settembre, l’azienda ha provveduto alla rimozione delle applicazioni ormai vetuste disponibili sul negozio digitale, perché non più funzionanti o non pienamente compatibili con le linee guida del gruppo. Stando alla società di ricerca Sensor Tower, l’intento si sarebbe tradotto nell’eliminazione di ben 47.300 software in poco più di un mese.

Di solito, Apple procede alla rimozione mensile da App Store di circa 14.000 applicazioni per iOS, perché vetuste, non più funzionanti o non compatibili con le linee guida. L’annunciata tornata di pulizie autunnali, tuttavia, ha aumentato gli sforzi del gruppo di ben il 238%: come anticipato, sono infatti 47.300 i titoli cancellati nel mese di ottobre, a seguito dell’annuncio avvenuto un mese prima. La società di Cupertino aveva fornito diverso tempo, nonché indicazioni precise, affinché gli sviluppatori potessero aggiornare i loro software prima dell’eliminazione. Evidentemente, non tutti hanno accolto l’invito, sia perché si tratta di app ormai dimenticate o, in alternativa, non più economicamente sostenibili tanto da giustificarne un upgrade. I developer comunque intenzionati ad aggiornare i loro prodotti, ma ormai in ritardo sui tempi, dovranno nuovamente sottoporre le loro proposte al team di App Store.

L’eliminazione di software è avvenuta su tutte le categorie di App Store, anche se Sensor Tower sottolinea come alcune siano state più colpite rispetto ad altre. Il 28% delle cancellazioni è avvenuta sul fronte dei giochi, a cui segue un 8.99% di software dedicato all’intrattenimento, un 8.96% di libri digitali, il 7% di strumenti educational e il 6% di contenuti lifestyle.

La decisione di Cupertino si inserisce in una precisa ottica di miglioramento di App Store, sia in termini di snellezza che di funzionalità. Negli ultimi tempi, infatti, la società californiana ha migliorato le possibilità di sottoscrizione, introducendo anche modelli di revenue sharing più vantaggiosi, nonché nuove modalità per la promozione delle app più rilevanti.

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