L'Europa ha una lingua comune per le smart home

L’Europa ha, adesso, una lingua comune per le smart home: Energy@home ed EEBus hanno presentato a Barcellona il linguaggio per i dispositivi connessi.
L’Europa ha, adesso, una lingua comune per le smart home: Energy@home ed EEBus hanno presentato a Barcellona il linguaggio per i dispositivi connessi.

Il settore delle smart home, le case intelligenti, è in pieno fermento con nuovi prodotti che quotidianamente si affacciano sul mercato. Proprio per la sua dinamicità serve una linea comune che consenta alle aziende di realizzare prodotti compatibili tra di loro con uno standard comune. Troppo spesso, infatti, la frammentazione delle soluzioni tecniche ha rallentato lo sviluppo di nuove tecnologie. Proprio per raggiungere questo obiettivo, Energy@home ed EEBus hanno presentato a Barcellona il linguaggio per i dispositivi connessi.

Trattasi di un linguaggio che, a livello europeo, permetterà di gestire la domanda di energia nella casa intelligente. Sviluppato e implementato dalle associazioni Energy@home e EEBus e integrato all’interno di SPINE (acronimo di Smart Premises Interoperable Neutral-messages Exchange), questo nuovo linguaggio è presente in questi giorni alla European Utility Week in corso a Barcellona e applicato come dimostratore a un energy manager che sovrintende il funzionamento di una batteria di prodotti connessi (un grande elettrodomestico, un caricatore di auto elettrica, un inverter per pannelli fotovoltaici e un contatore intelligente), simulando quindi lo scenario di una casa intelligente del futuro prossimo venturo. L’impulso allo sviluppo di questo linguaggio comune è nato a partire da un progetto supportato dalla Commissione Europea per l’interoperabilità degli apparecchi elettrodomestici.

Questo linguaggio può essere applicato a diversi protocolli, come SPINE ad esempio, e permette la comunicazione fra dispositivi connessi, anche di marche diverse, con un energy manager domestico. Nel momento in cui dispositivi connessi in questa configurazione saranno in grado di scambiare informazioni sarà possibile per l’energy manager ottimizzare l’impiego dell’energia in considerazione della disponibilità di fonti energetiche rinnovabili (inclusa la autoproduzione con i pannelli fotovoltaici) o delle migliori tariffe di mercato. Una possibilità, questa, che assumerà un valore crescente alla luce dello sviluppo delle smart grid e della Demand-response.

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