MoVR, la realtà virtuale wireless del MIT

MoVR è un dispositivo che consente l'uso delle onde millimetriche per la trasmissione delle immagini VR in tempo reale al visore per la realtà virtuale.
MoVR è un dispositivo che consente l'uso delle onde millimetriche per la trasmissione delle immagini VR in tempo reale al visore per la realtà virtuale.

I visori per la realtà virtuale che funzionano con uno smartphone sono economici e possono essere usati senza fili, ma per una completa esperienza VR occorre un visore collegato ad un PC abbastanza potente. I cavi ostacolano però i movimenti dell’utente che non può allontanarsi troppo dal computer. I ricercatori del MIT hanno realizzato un sistema, denominato MoVR, che permette di usare i visori in modalità wireless.

Gli ingegneri del Computer Science and Artificial Intelligence Laboratory (CSAIL) hanno testato il prototipo con un HTC Vive, ma il sistema funziona con qualsiasi visore. Per trasmettere immagini virtuali in alta definizione è necessaria una larghezza di banda elevata (nell’ordine dei Gbps). I ricercatori hanno quindi sfruttato le onde millimetriche, ovvero i segnali radio in alta frequenza che dovrebbero essere utilizzare per le future reti 5G, per la trasmissione dei dati in tempo reale.

I visori per la realtà virtuale usano un cavo HDMI perché le attuali tecnologie wireless, come il WiFi, non supportano lo streaming multi-view in alta risoluzione che richiede un flusso costante di dati ad una velocità fino 6 Gbps. Le onde millimetriche però hanno un “piccolo” difetto: non attraversano gli ostacoli e vengono bloccate anche muovendo la mano davanti al visore. È quindi necessaria la piena visibilità tra trasmettitore e ricevitore.

Per risolvere il problema, il team del MIT ha progettato il MoVR per funzionare come uno specchio programmabile che rileva la direzione del segnale e lo riflette verso il ricevitore integrato nel visore. Il sistema, in pratica, traccia la posizione e l’orientamento dell’utente in tempo reale. Il dispositivo include due antenne direzionali “phased-array”, grandi meno della metà di una carta di credito, che concentrano il segnale in un fascio stretto guidato verso il ricevitore entro pochi microsecondi.

Il prossimo passo è ridurre la dimensione di MoVR, in modo da consentire l’uso di più device nella stessa stanza. Ciò permetterà a più persone di giocare insieme, senza bloccare il segnale degli altri.

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