BALLU: metà robot e metà pallone

Arriva dal team dell'UCLA Robotics & Mechanisms Laboratory il concept di un robot che sfida la forza di gravità e non cade mai: ecco il particolare BALLU.
Arriva dal team dell'UCLA Robotics & Mechanisms Laboratory il concept di un robot che sfida la forza di gravità e non cade mai: ecco il particolare BALLU.

Se Boston Dynamics ha presentato all’inizio dell’anno la nuova versione dell’automa Atlas in grado di mantenere l’equilibrio anche quando spintonato e su terreni di ogni tipo, il team dell’UCLA Robotics & Mechanisms Laboratory ha risolto il problema alla radice, mediante un’intuizione tanto differente quanto geniale: ecco il concept BALLU.

L’acronimo indica Buoyancy Assisted Lightweight Legged Unit, nome completo del robot. Si tratta in sostanza di un’unità ibrida, che nella parte inferiore è formata da due sottili gambe meccaniche, mentre in quella superiore da un vero e proprio pallone riempito di elio, che essendo un gas più leggero dell’aria sfida la forza di gravità mantenendo l’intera struttura sollevata indipendentemente dalla superficie su cui si muove. Il funzionamento è ben illustrato dal video in streaming di seguito. Tanti pro e un contro: trattandosi di un dispositivo incredibilmente leggero e considerando la sua conformazione, non può essere impiegato in ambienti aperti dove soffia un forte vento.

Un robot di questo tipo potrebbe un giorno essere impiegato in contesti emergenziali, ad esempio per esplorare un’area pericolante in seguito ad un evento naturale. I suoi responsabili hanno dichiarato di essere già al lavoro su una versione equipaggiata con quattro gambe, una con la parte superiore articolata e un’altra capace di trasportare pesi non eccessivi. In previsione anche lo sviluppo di un sistema che consentirà a BALLU di saltare, in modo da superare agilmente ostacoli di vario tipo, persino di altezza considerevole. Queste le parole di Dennis Hong, ricercatore a capo del progetto.

Per avere idee creative, a volte, chiediamo a noi stessi domande folli e ridicole. Questo porta spesso a risposte quasi insensate, ma anche a innovazioni ingegnose. Ci siamo chiesti “E se potessimo invertire la direzione della gravità?”, così è nato il concept di BALLU.

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