Google porta Indie Games Contest in Europa

Indirizzato alla community di sviluppatori di videogame indipendenti nel vecchio continente, il contest di bigG non è purtroppo aperto ai team italiani.
Indirizzato alla community di sviluppatori di videogame indipendenti nel vecchio continente, il contest di bigG non è purtroppo aperto ai team italiani.

Negli store di applicazioni per smartphone e tablet, la categoria relativa ai giochi rimane ancora oggi quella maggiormente redditizia. È soprattutto attraverso la vendita di contenuti in-app come moneta virtuale o potenziamenti che sviluppatori e software house generano i profitti necessari a garantire la sostenibilità del proprio lavoro. Non stupisce dunque che Google scelga di puntare sul sostengo delle realtà indipendenti che si occupano di mobile gaming, spesso autrici dei titoli migliori.

Si inserisce alla perfezione in quest’ottica l’iniziativa Indie Games Contest lanciata oggi da bigG in Europa, rivolta proprio agli sviluppatori indipendenti, ovvero alle software house con 15 o meno membri all’interno del proprio organico. Purtroppo, al momento il progetto non interessa l’Italia: i paesi a cui si rivolge sono Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Islanda, Israele, Olanda, Norvegia, Polonia, Romania, Spagna, Svezia, Turchia e Regno Unito (ad eccezione dell’Irlanda del Nord). Possono parteciparvi coloro che hanno pubblicato un gioco per Android su Play Store dall’1 gennaio 2016 in poi. L’iscrizione può essere effettuata semplicemente compilando un modulo online entro e non oltre la giornata del 31 dicembre.

Per celebrare la passione e il livello di innovazione degli sviluppatori di giochi indipendenti in Europa, questo contest potrebbe aiutarvi a portare i vostri titoli all’attenzione degli esperti dell’industria e dei giocatori di tutto il mondo. Rappresenta inoltre l’opportunità per mostrare la vostra arte e aiutarvi ad accrescere il vostro business.

I premi in palio vanno dai biglietti per assistere alle conferenze I/O del prossimo anno alla promozione dei titoli attraverso i canali ufficiali del gruppo di Mountain View, dai crediti su Cloud Platform a denaro da spendere per campagne YouTube in collaborazione con influencer, senza dimenticare la partecipazione ad un evento organizzato presso la Saatchi Gallery di Londra.

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