Google Pixel: aggiornamento con double tap to wake

Rilasciato un importante aggiornamento per Google Pixel e Pixel XL che introduce, tra le altre cose, il supporto alla funzionalità double tap to wake.
Rilasciato un importante aggiornamento per Google Pixel e Pixel XL che introduce, tra le altre cose, il supporto alla funzionalità double tap to wake.

Gli smartphone top di gamma del panorama Android, i modelli Pixel e Pixel XL di Google, hanno ricevuto fin dal day one recensioni positive sia per via del loro comparto hardware che per quanto riguarda le funzionalità equipaggiate. Qualcuno ha però fatto notare che un paio di utili caratteristiche presenti in passato nella linea Nexus erano andate perdute con il passaggio alla nuova generazione e bigG sembra aver ascoltato le richieste.

Un nuovo e corposo aggiornamento (261 MB) porta sui Pixel due funzionalità molto apprezzate da chi ha già avuto modo di provare un device della famiglia Nexus: double tap to wake e raise to wake. La prima consente di visualizzare avvisi e notifiche effettuando un doppio tocco sullo schermo anche quando il display è spento, la seconda di fare altrettanto sollevando il telefono senza premere il pulsante di accensione. Si tratta di feature pensate con l’obiettivo di semplificare l’interazione con i dispositivi, rendendola rapida e immediata. In altre parole, sempre più smart.

Il rollout dell’update ha preso il via in Canada ed entro breve tempo dovrebbe raggiungere tutti i territori dove Pixel e Pixel XL sono già disponibili. Al momento i due smartphone non sono ancora in vendita ufficialmente in Italia e gli interessati sono costretti a rivolgersi ai circuiti di importazione. Se ne prevede l’arrivo per gli inizi del prossimo anno. Questo è causato, almeno in parte, dall’enorme volume di unità acquistate durante la fase di pre-ordine, che ha superato anche le più rosee aspettative di bigG, tanto da causare in alcuni casi ritardi nelle consegne.

Il primo aggiornamento è stato rilasciato all’inizio del mese, ma senza novità di rilievo. A produrli è stata HTC, dopo che il gruppo di Mountain View non è riuscito a trovare un accordo con Huawei.

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