Volkswagen punta al futuro della mobilità con MOIA

MOIA sarà un team al lavoro su soluzioni innovative ed evolute dedicate al mondo della mobilità: in cantiere anche un servizio che farà concorrenza a Uber.
MOIA sarà un team al lavoro su soluzioni innovative ed evolute dedicate al mondo della mobilità: in cantiere anche un servizio che farà concorrenza a Uber.

Nel tentativo di lasciarsi definitivamente alle spalle la crisi esplosa con il dieselgateVolkswagen punta al futuro della mobilità, annunciando la nascita di un nuovo team che si occuperà di sviluppare soluzioni innovative, intelligenti e sostenibili: nasce MOIA. La presentazione nel contesto dell’evento TechCrunch Disrupt 2016 in corso a Londra.

Tra le iniziative messe in campo anche il lancio di un servizio che entrerà in competizione diretta con Uber, dunque dedicato al trasporto pubblico. Il team arriverà ad impiegare un personale di 200 unità entro la fine del 2017, avrà la propria sede a Berlino e in futuro potrebbe espandere il proprio raggio d’azione negli Stati Uniti, in Cina e nell’America Latina. L’obiettivo è quello di innovare, ma anche di generare profitti: sono attesi introiti pari a circa due miliardi di euro entro i prossimi anni. Questa la definizione di MOIA fornita da Ole Harms, a capo della squadra.

Siamo una startup con le risorse del gruppo Volkswagen e un’aspirazione globale.

Ole Harms e Matthias Müller

Ole Harms, numero uno di MOIA, insiame a Matthias Müller, amministratore delegato Volkswagen

 

In futuro MOIA arriverà molto probabilmente ad estendere il proprio raggio d’azione per abbracciare gli ambiti della guida autonoma e delle auto elettriche. Due settori nei quali Volkswagen dovrà per forza di cose fare i conti non solo con gli automaker tradizionali, ma anche con realtà provenienti dal mondo hi-tech come Google e Tesla, ormai da tempo impegnate nella progettazione di self-driving car.

Mobilità individuale per tutti: questo è quel che vuole offrire MOIA. Conveniente, disponibile al tocco di un pulsante, ad un prezzo accessibile e senza dover possedere una propria vettura.

La scelta del nome non è casuale: “moia”, in sanscrito”, significa “magico”. L’intenzione è quella di offrire a chi viaggia soluzioni, in particolare dedicate alla mobilità in ambito urbano, capaci di evolvere il modo di spostarsi all’interno delle città, migliorando in modo tangibile e concreto la qualità della vita per la collettività. A tal proposito si ricorda che, di recente, Volkswagen ha siglato un accordo con LG per la realizzazione di una piattaforma dedicata alle connected car.

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