Donald Trump snobba Twitter perché troppo piccolo

Twitter è stato il grande assente al meeting di Donald Trump; il social network sarebbe stato escluso perchè ritenuto troppo piccolo dal presente.
Twitter è stato il grande assente al meeting di Donald Trump; il social network sarebbe stato escluso perchè ritenuto troppo piccolo dal presente.

Donald Trump ha snobbato Twitter non invitandolo al meeting con i big di mercoledì con le più grandi compagnie tech americane. Secondo un portavoce del presidente americano in pectore il motivo che ci sarebbe dietro il mancato invito sarebbe da ricondursi al fatto che Twitter è una realtà troppo piccola. Uno smacco non da poco soprattutto visto che una buona parte della campagna elettorale è stata condotta proprio sui social network e su Twitter.

Jack Dorsey, CEO e cofondatore di Twitter, è stato sicuramente il grande assente di questo incontro in cui erano presenti pesi massimi della tecnologia americana come Tim Cook di Apple, Sheryl Sandberg di Facebook ed Elon Musk di Tesla. Un’altra fonte, però, riferirebbe qualcosa di diverso e cioè che Twitter sarebbe stato lasciato fuori perchè non avrebbe autorizzato l’utilizzo della versione emoji dell’hashtag #CrookedHillary usato molto durante la campagna presidenziale. Aver respinto l’emoji anti Clinton, un rifiuto che aveva portato lo staff di Trump a protestare durante la campagna elettorale, potrebbe aver costato il posto a Twitter in questo importante meeting.

Lo staff del neo eletto Trump ha, ovviamente, smentito l’indiscrezione confermando solamente che Twitter non è stato invitato perchè troppo piccolo. Eppure, al meeting mancava solamente lui anche se a ben vedere il valore della capitalizzazione del social network è effettivamente molto al di sotto di quello di Tesla che all’incontro era l’azienda alle dimensioni più piccole. Difficile, a questo punto, che si sappia davvero la verità.

Twitter, al riguardo, non ha voluto esprimere alcuna posizione ufficiale. Nel frattempo sono emersi alcuni dettagli dell’incontro in cui Elon Musk di Tesla e Travis Kalanick di Uber sono stati nominati consiglieri di Trump. Una mossa sicuramente a sorpresa visti i toni della campagna elettorale. Musk, in particolare, non aveva mai nascosto il suo disappunto sulle politiche dell’allora candidato repubblicano.

I due consiglieri in futuro incontreranno ciclicamente il nuovo presidente per offrirgli idee e consigli derivanti dalla loro lunga esperienza aziendale nel settore tech.

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