LG con Google e Apple per gli OLED pieghevoli

Rumor su un accordo siglato da LG con Google, Apple e Microsoft per la fornitura di display pieghevoli da integrare nei dispositivi mobile del futuro.
Rumor su un accordo siglato da LG con Google, Apple e Microsoft per la fornitura di display pieghevoli da integrare nei dispositivi mobile del futuro.

I dispositivi equipaggiati con display flessibili saranno la big next thing del settore mobile? Così la pensano in molti, compresi alcuni dei più importanti produttori. Samsung ha già dimostrato di voler puntare forte su questa tecnologia e LG sembra non voler essere da meno. Arriva oggi l’indiscrezione di una partnership firmata dall’azienda sudcoreana con i colossi del mondo hi-tech.

Sarebbe stato raggiunto un accordo, dunque, che vede da una parte LG e dall’altra Google, Apple e Microsoft. Si parla di pannelli OLED e di una produzione di massa che dovrebbe prendere il via nel corso del 2018, per poi arrivare all’integrazione di questi schermi nei device. Le tre società appena citate si assicurerebbero così il diritto di diventare “first buyer”, ovvero i  primi ad accaparrarsi le componenti. Al momento non è dato a sapere di quante unità si tratta né quali saranno i prodotti nei quali verranno impiegate, anche se con tutta probabilità il form factor sarà quello degli smartphone o dei tablet.

L’impegno di LG in questo campo ha preso il via già da diverso tempo, tanto che in occasione del CES 2016 andato in scena nel gennaio scorso, il gruppo ha mostrato un display da 18 pollici completamente arrotolabile su se stesso. Nel mese di luglio, invece, l’annuncio di un nuovo investimento pari a 1,75 miliardi di dollari finalizzato al perfezionamento della tecnologia.

CES 2016, da LG un display arrotolabile

CES 2016, da LG un display arrotolabile

Affidarsi a pannelli pieghevoli per la realizzazione dei telefoni come Pixel o iPhone consentirebbe innanzitutto di lanciare nuovi form factor, poi di rendere i device più comodi da portare sempre con sé, indipendentemente dalle dimensioni dello schermo. Un tablet, ad esempio, potrebbe essere piegato e occupare un ingombro simile a quello di uno smartphone, per essere riposto in tasca senza dover ricorrere all’impiego di custodie o altro. Sarà però necessario anche il resto dei dispositivi (dal telaio alle componenti hardware) siano in grado di sopportare le stesse sollecitazioni in modo affidabile e sicuro, senza riportare danni.

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