Mark Zuckerberg svela i progressi di Jarvis

Mark Zuckerberg ha condiviso i progressi nella realizzazione di un assistente virtuale per la casa che in futuro sarà in grado di gestire ogni dispositivo.
Mark Zuckerberg ha condiviso i progressi nella realizzazione di un assistente virtuale per la casa che in futuro sarà in grado di gestire ogni dispositivo.

Mark Zuckerberg ha rivelato nuovi dettagli del suo ambizioso progetto di costruire un’assistente virtuale per la casa. Soprannominato Jarvis, come l’intelligenza artificiale che sovrintendeva alle mansione della casa di Tony Stark (Iron Man), il sistema è fondamentalmente una soluzione avanzata per le Smart Home, che consente di comandare ogni dispositivo di casa attraverso l’ausilio della voce.

Il CEO di Facebook è un po’ indietro sulla tabella di marcia in quanto aveva promesso che avrebbe mostrato una demo nel mese di settembre, tuttavia trattasi pur sempre di un progetto affascinante che mostra come potrebbe essere la casa del futuro. Zuckerberg ha costruito la piattaforma in Python, PHP e Objective C, ma come nella maggior parte dei problemi di programmazione, il grosso del lavoro sembra essere stato quello di “cucire assieme” tutte le parti di codice con i sistemi già esistenti cioè collegare insieme termostati, impianti di illuminazione, smart TV e tanto altro. Per l’inserimento dei comandi con cui gestisce i sistemi di casa, Mark Zuckerberg ha realizzato delle specifiche API per consentire l’utilizzo dei comandi vocali e di testo.

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Zuckerberg ha sperimentato anche la gestione dei dispositivi fisici notando che anche un semplice tostapane è difficile da collegare al sistema centrale. Per connettere tutta la casa è necessario, infatti, applicare anche modifiche hardware ad ogni elemento/dispositivo/elettrodomestico oltre che realizzare uno standard software unico. Il risultato finale sembra oggi qualcosa di inferiore rispetto a quanto offerto da sistemi come Google Home o da Amazon Echo. L’attuale piattaforma, oggi, sembra non poter fare molte cose se abbinata ai dispositivi che si trovano comunemente nelle casa ma va anche detto che è il risultato del lavoro di un solo programmatore portato avanti nelle ore di tempo libero (100-150 ore le ore spese nel 2016 per questo progetto).

Eppure, il progetto non è così frivolo come potrebbe far pensare. L’intelligenza artificiale, infatti, è uno dei baricentri operativi di Facebook. Vedere come si possono gestire i dispositivi della casa attraverso un assistente virtuale può essere visto come un primo step su come poter, in futuro, connettere e gestire l’intera casa.

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