Un iPad al posto dei piatti al ristorante

Un ristorante stellato di San Francisco sfrutta degli iPad come piatti di portata: i tablet fungono da vassoi per servire dei preziosi tartufi.
Un ristorante stellato di San Francisco sfrutta degli iPad come piatti di portata: i tablet fungono da vassoi per servire dei preziosi tartufi.

Il fatto che iPad potesse tornare utile anche in cucina, non è di certo una sorpresa: sono molte le app, infatti, che permettono di scoprire le più curiose ricette o scovare il locale dei propri sogni. Vi è però chi ha preso il connubio tra tablet e universo food fin troppo alla lettera, sfruttando dei fiammanti iPad come piatti di portata. Succede a San Francisco, presso il ristorante stellato Quince, dove i dispositivi targati mela morsicata vengono impiegati per servire le più costose pietanze.

Sono molti i ristoranti che hanno deciso di sfruttare iPad per rendere l’esperienza del cliente più appassionante: vi è chi lo impiega a scopo di intrattenimento e chi, ancora, usa il tablet per velocizzare le prenotazioni e gestire gli ordini. Da Quince, invece, l’iDevice viene scelto per servire uno dei piatti più gettonati: il “Dog in Search of Gold”, letteralmente il “cane in cerca di oro”.

L’oro in questione è rappresentato da preziosi tartufi, serviti in modo elegante sulla superficie touchscreen del tablet Apple, mentre sullo schermo vengono mostrati video di cani addestrati che, immersi in un’atmosfera montana, si lanciano nella ricerca del costosissimo alimento. Terminato il pasto, però, i clienti non hanno possibilità di interagire con il loro iPad, poiché incastonato in una struttura protettiva: in altre parole, viene sfruttato in tutto e per tutto come un vassoio, decisamente costoso date le caratteristiche hardware.

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Al momento, non è dato sapere come gli iPad in questione vengano lavati dopo l’uso, anche perché di certo non possono essere inseriti in lavastoviglie o posti sotto un getto di acqua calda e detersivo. Secondo alcuni clienti, tuttavia, la struttura che li contiene disporrebbe di un secondo vetro, che separa nei fatti i tablet dal cibo: il dispositivo rimarrebbe quindi intonso, mentre è proprio la struttura esterna a essere sottoposta ai normali cicli di pulizia.

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