Netflix e Amazon: sfida 2017 sugli show originali

Netflix e Amazon Prime Video saranno in competizione, nel corso del 2017, sugli stessi mercati: la sfida si giocherà sui tanti contenuti originali.
Netflix e Amazon Prime Video saranno in competizione, nel corso del 2017, sugli stessi mercati: la sfida si giocherà sui tanti contenuti originali.

Il 2017 rappresenterà l’anno della sfida diretta, per due delle piattaforme di streaming più famose: Netflix e Amazon Prime Video. Con l’espansione internazionale di quest’ultimo servizio, avvenuta nella seconda metà di dicembre, i due gruppi ora competono sugli stessi mercati a livello mondiale. E sebbene Netflix oggi disponga di una base d’abbonati più cospicua rispetto al rivale, il confronto potrebbe giocarsi su un altro fronte: quello delle produzioni originali. È quanto sostengono gli analisti a stelle e strisce, in una previsione pubblicata da Forbes.

Come già noto, Netflix sta puntando fortemente sulla strategia delle produzioni autoctone, tanto che entro la fine del 2017 gli show originali potrebbero raggiungere il 50% di tutto il catalogo. Un progetto che, almeno fino a oggi, si è rivelato del tutto vincente: proponendo al pubblico contenuti di elevatissimo livello, e dal linguaggio molto più fresco rispetto alle comuni emittenti televisive, Netflix nel 2016 ha conquistato un numero record di abbonati. E sebbene questo orientamento rischia di ridurre la spesa in licenze per produzioni terze, considerando come quelle autoctone abbiano comportato costi davvero esorbitanti, questo sembra essere l’orientamento dell’intero mercato. Anche Amazon Prime Video, infatti, sta puntando sugli show autoctoni, anche conquistando un blockbuster internazionale come “The Grand Tour”.

Puntare unicamente su serie TV e film autoctoni, tuttavia, potrebbe non essere una strategia perseguibile nel lungo periodo. Nel novembre del 2015, infatti, RBC Capital Markets ha condotto una survey fra gli abbonati a Netflix, scoprendo come per il 51% degli utenti la sola presenza di produzioni originali non sia stata sufficiente per giustificarne l’abbonamento. Per crescere nel lungo periodo, di conseguenza, Netflix e Amazon dovranno continuare a darsi battaglia per la conquista di diritti terzi, in particolare per le produzioni di punta provenienti da Hollywood.

In ogni caso, il 2017 sarà un anno di grandi spese. Forbes sottolinea come Netflix sia pronta a investire ben 6 miliardi di dollari in contenuti, poco mento dei 7.6 spesi dal colosso ESPN nel 2016. Amazon, nel mentre, potrebbe raddoppiare la spesa del 2016, pari a 3.2 miliardi di dollari, per l’anno successivo. Una spesa giustificata dalla capacità di raggiungere nuovi utenti: solo negli Stati Uniti, infatti, si stima che il numero globale di abbonati a piattaforme di streaming possa crescere di altri 10 milioni nel corso dei prossimi sei anni.

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