Facebook non pagherà gli editori per i live video

Gli editori non si aspettano che Facebook voglia continuare gli investimenti per la creazione di live video; il social network punterebbe su altro.
Gli editori non si aspettano che Facebook voglia continuare gli investimenti per la creazione di live video; il social network punterebbe su altro.

Facebook ha speso oltre 50 milioni di dollari lo scorso anno per pagare editori e Celebrity affinché creassero video in diretta all’interno del social network. Adesso, numerosi editori asseriscono che Facebook non sembra più intenzionato ad investire su di loro per la creazione di nuovi contenuti da distribuire in diretta all’interno della piattaforma. Al contrario, Facebook starebbe spingendo sugli editori per creare, invece, contenuti video più lunghi. L’obiettivo è quello di ottenere filmati di maggiore qualità da distribuire all’interno del News Feed degli utenti, un qualcosa che potrebbe tranquillamente trovarsi anche su servizi di streaming come Netflix.

Facebook, dunque, sarebbe intenzionata a pagare gli editori per la creazione di contenuti premium piuttosto che per gestire semplici dirette streaming all’interno della piattaforma. Il social network starebbe anche discutendo con alcune editori la possibilità di distribuire spettacoli in stile televisivo. Una proposta che potrebbe interessare soprattutto per le aziende che già realizzano video premium come le case cinematografiche ma non è chiaro se gli editori digitali che oggi realizzano i contenuti in live streaming saranno pagati per la realizzazione di questi nuovi contenuti.

Questo cambio di strategia è il segno che Facebook ha intenzione di passare alla creazione di un prodotto maggiormente maturo e professionale. Facebook sta ancora spendendo molti soldi per reclamizzare la sua piattaforma di live video ma il suo target sono gli utenti regolari e non gli editori e le Celebrity.

Il nocciolo della questione, comunque, è quanti soldi Facebook vorrà ancora investire nei live video. Il social network potrebbe decidere ancora di rinnovare i contratti ma molti editori, soprattutto quelli più piccoli, potrebbero rifiutarsi di sottoscrivere il contratto.

Solo i più grandi editori riescono a stipulare contratti economicamente significativi, mentre i più piccoli non ritengono che gli sforzi valgano il budget investito. Questo non significa che gli editori non faranno più video live ma piuttosto che il loro sforzo sarà ridimensionato.

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