Google Earth Enterprise diventerà open source

Gli strumenti di Google Earth Enterprise, ovvero GEE Fusion, GEE Server e GEE Portable Server, diventeranno open source a partire dal mese di marzo.
Gli strumenti di Google Earth Enterprise, ovvero GEE Fusion, GEE Server e GEE Portable Server, diventeranno open source a partire dal mese di marzo.

Disponibile da una decina di anni circa (più precisamente nel 2006), Google Earth Enterprise è una piattaforma lanciata per consentire alle aziende e ai professionisti di realizzare e gestire versioni personalizzate e private di Earth o Maps. Un’iniziativa che nell’ultimo periodo sembra non riscontrare più molto successo, tanto che nel 2015 il gruppo di Mountain View ne ha annunciato la chiusura.

Lo stop è stato fissato per il 22 marzo 2017, dunque il mese prossimo. In molti, però, non hanno ancora effettuato una transizione verso le alternative disponibili. Arriva oggi una notizia che farà di certo piacere a tutti coloro che si sono affidati a GEE: gli strumenti inclusi, ovvero GEE Fusion, GEE Server e GEE Portable Server, diventeranno open source, con il codice reso completamente aperto e accessibile. I file saranno pubblicati su GitHub entro la fine di marzo e potranno essere utilizzati dagli sviluppatori secondo i termini previsti dalla licenza Apache2. Ecco quanto si legge sulle pagine del blog Geo Developers di bigG.

Siamo felici di annunciare che renderemo open source Google Earth Enterprise (GEE), il prodotto professionale che consente agli sviluppatori di costruire e gestire le loro mappe private e i globi 3D. Con il rilascio nel mese di marzo, il codice sorgente di GEE Fusion, GEE Server e GEE Portable Server (oltre 470.000 linee in totale) sarà pubblicato su GitHub sotto licenza Apache2.

Le funzionalità offerte da Google Earth Enterprise a sviluppatori e professionisti

Le funzionalità offerte da Google Earth Enterprise a sviluppatori e professionisti

La decisione è dunque giunta anche sulla base dei feedback raccolti da parte di coloro che, nel corso degli anni, hanno usufruito dei tool messi a disposizione da GEE. L’invito del gruppo di Mountain View è comunque quello di prendere in considerazione il passaggio alla tecnologia più evoluta di Google Cloud Platform o del motore Earth Engine.

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