Bill Gates, i robot dovrebbero pagare le tasse

Bill Gates propone che i robot che sostituiranno le persone nelle attività lavorative dovranno pagare le tasse come gli esseri umani.
Bill Gates propone che i robot che sostituiranno le persone nelle attività lavorative dovranno pagare le tasse come gli esseri umani.

Se i robot prenderanno progressivamente il posto degli esseri umani all’interno delle mansioni lavorative, significa che meno persone lavoreranno e di conseguenza che sempre meno individui pagheranno le tasse. E questo potrebbe essere un problema visto che con le tasse si finanziano molte cose tra cui le strade, la scuola, la sicurezza e tanto altro. Questa curiosa affermazione arriva da Bill Gates che propone una sua particolarissima idea su come risolvere il problema dei deficit degli Stati: i robot che lavorano al posto delle persone dovranno pagare le tasse.

Per Bill Gates, infatti se oggi una persona guadagna e paga le tasse su di un certo quantitativo di introito, un eventuale robot che dovesse prendere il suo posto dovrebbe andare a pagare la stessa quota di tasse. Grazie ai robot le persone avranno più tempo libero per dedicarsi a lavori più socialmente utili come la cura per gli anziani o l’insegnamento ai bambini. Tuttavia rimane il problema delle tasse che dovrà essere risolto in qualche modo perché in futuro la disoccupazione causata dall’automazione potrebbe essere molto importante. Ecco perché l’idea di far pagare le tasse ai robot che lavorano e producono. Secondo Bill Gates, inoltre, le tasse che i robot andrebbero a pagare sarebbero, comunque minori rispetto a quelle “umane” in quanto un robot può generare profitti con risparmi sul costo del lavoro.

Per Bill Gates le imprese non dovrebbero arrabbiarsi se fosse imposta una tassa in tal senso. Il fondatore di Microsoft entra, così, a gamba tesa su di un tema di cui si sta iniziando a discutere e che si preannuncia estremamente “rovente”. Secondo alcuni dati, i posti a rischio a causa dell’automazione sono milioni. Secondo McKinsey, infatti, oggi sarebbero circa il 5% le occupazioni a rischio ma guardando al futuro, le attività che potrebbero essere fagocitate dai robot sarebbero circa il 45%.

Anche l’Unione Europea ha iniziato a discutere proponendo una tassa simile per creare un fondo per i disoccupati, ma l’idea è stata subito bocciata.

Eppure, con l’avanzare della tecnologia questo problema dovrà essere discusso con intelligenza e lungimiranza.

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