Le leggende NBA in realtà virtuale con Daydream

L'applicazione NBA VR, al momento esclusiva degli utenti statunitensi, porta il grande basket del campionato americano a incontrare la realtà virtuale.
L'applicazione NBA VR, al momento esclusiva degli utenti statunitensi, porta il grande basket del campionato americano a incontrare la realtà virtuale.

Le potenzialità della realtà virtuale possono essere sfruttate in diversi ambiti, non ultimo quello legato all’intrattenimento sportivo. La dimostrazione arriva attraverso il lancio di un’iniziativa messa in campo da Google in collaborazione con NBA: si tratta dell’app NBA VR (al momento disponibile solo negli USA), che porta le emozioni del campionato di basket più bello al mondo sugli schermi VR. La realizzazione tecnica è stata affidata a Digital Domain.

In particolare, la compatibilità è garantita con gli smartphone e i visori che supportano la tecnologia Daydream di bigG, ovvero il Daydream View. Oltre a poter rivivere da un punto di vista in soggettiva le azioni in campo, gli utenti hanno accesso alla serie originale House of Legends, in cui campioni che hanno segnato la storia della National Basketball Association affrontano qualsiasi argomento: dalla cultura pop ai momenti più importanti della loro carriera. Il primo ospite del format è Robert Horry, sette volte campione, mentre in futuro arriveranno episodi con Chauncey Billups, Baron Davis e molti altri nomi noti a chi segue la pallacanestro d’oltreoceano.

La tecnologia senza pari di Digital Domain sono alla base di quanto offerto da NBA VR, che trasforma in realtà il sogno di ogni fan NBA. Con questa applicazione lo spettatore viene trasportato in un sontuoso loung virtuale sportivo in tre dimensioni, con l’inclusione di contenuti esclusivi.

L’iniziativa messa in campo dal gruppo di Mountain View ha una duplice finalità: da una parte offrire agli utenti contenuti di qualità attraverso i quali sperimentare le potenzialità della realtà virtuale, dall’altra spingere sulla diffusione della propria tecnologia, favorendo così la crescita di un ecosistema VR che, seppur molto promettente, ancora fatica a diffondersi su larga scala, complice anche un numero esiguo di paesi in cui sono commercializzati gli smartphone e i visori compatibili con la piattaforma Daydream.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti