N26, il tuo smartphone è la tua banca

N26 è una banca pensata per essere vissuta completamente sul proprio smartphone: sbarca in Italia con in dote la promessa di una nuova user experience.
N26 è una banca pensata per essere vissuta completamente sul proprio smartphone: sbarca in Italia con in dote la promessa di una nuova user experience.

E se la tua banca fosse nel tuo smartphone, ti aprisse un conto in appena 8 minuti e ti concedesse una libertà che nessun altro istituto potrebbe mai proporti? Perché questa è N26: una banca di nuova filosofia, estremamente giovane (in quanto fondata nel 2015 dagli austriaci Maximilian Tayenthal e Valentin Stalf) e pronta oggi a fare il proprio passo ufficiale anche in Italia.

Cos’è N26?

N26 ha sede a Berlino e conta una base utenti di circa 300 mila iscritti: opera in 17 paesi europei, è disponibile per il 99% della popolazione del vecchio continente e «sta modificando gli standard della user experience del settore della finanza personale». Perché questa è la grande differenza, quella che distingue completamente N26 da qualsiasi altra banca: pur approvata dalla BCE e pertanto operativa al 100% come istituto bancario, N26 se ne discosta in termini di esperienza finale rinunciando agli sportelli e agendo “banking by design” direttamente sul display dello smartphone dei propri clienti. L’obiettivo è di raggiungere i 2 milioni di utenti nel giro di pochi mesi.

Apri il tuo conto in meno di 8 minuti, preleva da ogni sportello, ricevi notifiche push ad ogni transazione e invia e ricevi denaro in tempo reale tramite bonifici bancari o addebiti diretti.

Il conto opera in sinergia con Mastercard e ciò implica la possibilità di operare con la propria Mastercard N26 ovunque il circuito Mastercard sia accettato. Affinché si possa aprire il conto corrente, è necessario verificare l’identità dell’utente: ciò è possibile tanto con una videochiamata direttamente tramite l’app del servizio, quanto visitando un ufficio postale (ad oggi attivo però soltanto con Deutsche Post).

Nata come “Number26”, la startup conta tra i propri finanziatori anche Peter Thiel, già fondatore di PayPal. Oggi la base utenti ha un baricentro estremamente giovane, ma non poteva essere altrimenti: le modalità della proposta e dell’accesso al servizio privilegiano la mobilità ed un certo modo di intendere il rapporto con gli istituti bancari.

N26: quanto costa?

Il conto corrente può essere aperto secondo due modalità: la prima, gratuita, consente il deposito di denaro ma impone un utilizzo minimo pari a 2,9 euro mensili: in questo caso ogni prelievo MasterCard ATM implica una trattenuta pari all’1,7% della somma prelevata quando si opera con valuta estera, oppure 2 euro per ogni prelievo dopo il sesto (i primi cinque sono gratuiti).

«Per far sì che rimanga sempre gratuita, devi semplicemente usare la carta per i tuoi pagamenti con una media di tre volte al mese durante i tre mesi successivi. Il conto corrente N26 Bank rimane gratuito se effettuerai almeno 9 pagamenti ogni tre mesi». La seconda modalità è definita N26 Black e costa 5,9 euro al mese: in questo caso si hanno in dotazione specifiche coperture assicurative Allianz (ad esempio su viaggi e sul furto del cellulare) e non sono previsti né soglie di utilizzo minimo, né trattenute in caso di prelievo.

Il vantaggio nella sinergia con Mastercard è evidente soprattutto negli acquisti in valuta estera, poiché con N26 «non prevedono alcuna commissione, il che significa che non viene aggiunto niente al tasso di cambio deciso dal network. Queste sono condizioni più che vantaggiose rispetto alle altre banche tradizionali italiane».

Il dettaglio dei costi di utilizzo è raccolto in un apposito PDF.

La piattaforma N26

Come funziona N26?

«Controlla e accedi al tuo conto anche con impronta digitale, cambia il PIN oppure ordina una nuova carta con un click, categorizza le tue spese e preleva da qualunque ATM. L’apertura del conto corrente si effettua online, anche dal tuo smartphone, tramite videochiamata». La promessa è insomma quella di gestire in modo “smart” ogni interazione con l’utente, riducendo al minimo le frizioni per l’apertura di un conto e per la registrazione delle proprie operazioni. Non solo: «Ricevi aggiornamenti personalizzati: le spese e le entrate vengono automaticamente categorizzate. E puoi aggiungere tu stesso i #tag per organizzare le tue transazioni», così che il conto corrente possa anche analizzare in modo intelligente il bilancio in divenire, consentendone un’analisi compiuta ed ottenendo una disamina razionale invece del solo e tradizionale estratto conto in ordine cronologico.

Altra caratteristica peculiare di N26 è nel fatto che si configura come un hub di servizi, una piattaforma con la quale altre entità possono interagire per arricchire l’offerta finale all’utente. Ad oggi, nel momento dello sbarco nel nostro paese, N26 propone le partnership con MoneyBeam, Mastercard e TransferWise. Il tutto con la promessa di ulteriori servizi già prossimi all’esordio: «Presto arriveranno il credito a consumo, prodotti di risparmio e assicurazione».

La sicurezza del conto e delle transazioni è garantita da una serie di precauzioni a livello di login e a livello di singola transazione, così che ogni operazione possa essere blindata da una serie di codici che accompagnano l’operazione stessa. Come sempre l’elemento debole è l’uomo, ma la ridondanza dei controlli sembra poter ovviare alla maggior parte dei casi di distrazione e di perdita delle generalità di accesso all’account.

L’app di N26 è disponibile su Google Play e App Store.

Oltre ad essere la prima banca europea senza confini, N26 e le sue 200 persone lavorano sodo per semplificare la vita finanziaria dei propri clienti, portando quesat esperienza unica a milioni di persone in Europa.

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