Apple contro Swatch per "Tick Different"

Apple si scontra con Swatch, per l'impiego di uno slogan simile a un iconico claim del gruppo di Cupertino: la diatriba finisce in tribunale.
Apple si scontra con Swatch, per l'impiego di uno slogan simile a un iconico claim del gruppo di Cupertino: la diatriba finisce in tribunale.

Tra Apple e Swatch è di nuovo scontro e, questa volta, l’oggetto del contendere non è rappresentato dalle caratteristiche dei rispettivi orologi. Al centro della diatriba vi finisce uno slogan, di recente impiegato dalla società svizzera per uno dei suoi prodotti: “Tick Different”. Un claim che, secondo Cupertino, ricorderebbe fin troppo da vicino il “Think Different” dell’azienda, l’iconica frase che ha caratterizzato gran parte delle campagne pubblicitarie del gruppo negli anni ’90.

Secondo quanto riferito da Watson, Apple avrebbe deciso di citare in giudizio il colosso degli orologi, per la violazione di uno slogan registrato del gruppo. La società sarebbe rappresentata dallo studio Lenz & Staehelin di Zurigo e si sarebbe appellata alle istituzioni svizzere sulla protezione della proprietà intellettuale. Sempre stando alla sopracitata testata, Apple dovrà dimostrare come almeno il 50% dei consumatori possa associare lo slogan impiegato da Swatch alla mela morsicata, per poter vincere la causa.

Swatch, tuttavia, avrebbe spiegato come la scelta dello slogan non dipenda dal simile claim di Apple, similitudine a suo avviso dettata dalla coincidenza. La società, infatti, sostiene come il tutto nasca da una campagna degli anni ’80, intitolata “Always different, always new“, di cui il modello attuale sarebbe la naturale evoluzione. Non ultimo, un paio di anni fa Swatch sembra abbia richiesto la registrazione di “Tick Different” presso l’U.S. Patent and Trademark Office, marchio poi concesso nel 2016, mentre lo stesso è già di proprietà del gruppo in svizzera.

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Swatch ha scelto di impiegare “Tick Different” per il suo Bellamy, un orologio meccanico completo di NFC e funzionalità VISA, per il pagamento istantaneo nei negozi. Un device che avrebbe fatto presa soprattutto in Asia, dove il colosso è riuscito a giungere già nel 2015, con un certo anticipo rispetto alle funzioni di Apple Pay incluse in Apple Watch.

Non è la prima volta che le due aziende si trovano contrapposte su questioni simili. Qualche anno fa, infatti, il produttore di orologi ha tentato di bloccare il marchio “iWatch” nel Regno Unito, poiché troppo simile a “iSwatch”. Una questione, tuttavia, divenuta abbastanza irrilevante nonostante la vittoria di Swatch: la Mela, infatti, ha optato per chiamare il suo smartwatch Apple Watch.

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