Surface Studio si risveglia con Hey Cortana

Microsoft rilascia nuovi driver per il Surface Studio che permettono di risvegliarlo attraverso Cortana ed un comando vocale.
Microsoft rilascia nuovi driver per il Surface Studio che permettono di risvegliarlo attraverso Cortana ed un comando vocale.

Microsoft ha distribuito il primo importante aggiornamento per il suo all-in-one Surface Studio. Attraverso Windows Update la casa di Redmond ha rilasciato un nuovo set di driver audio che consentono ai possessori di questo computer di risvegliarlo dalla fase di stand-by semplicemente pronunciando “Hey Cortana“. I processori Intel Skylake del Surface Studio supportano da tempo questa possibilità di risveglio ma il Surface Studio è il primo dispositivo a disporne. Solo con il rilascio di Windows 10 Creators Update, infatti, la casa di Redmond ha introdotto in Windows 10 quello che chiama “modern stanby” che permette ai PC di essere risvegliati attraverso un comando vocale.

Logico presupporre che l’aggiornamento driver sia arrivato solamente per tutti i possessori di un Surface Studio che hanno già effettuato l’upgrade a Windows 10 Creators Update. Il PC all-in-one di Microsoft non sarà l’unico a disporre del risveglio attraverso Cortana. La casa di Redmond, infatti, punta ad espandere questa funzionalità ad altri prodotti, anche di aziende partner. Harman Kardon, per esempio, ha annunciato tempo fa il suo speaker dotato del supporto di Cortana. Prodotto che sicuramente saprà beneficiare enormemente di questa novità.

Sfortunatamente pochi fortunati potranno godere di questa novità. Surface Studio, infatti, è disponibile solamente in una manciata di mercati. Oltre al mercato americano, Surface Studio è disponibile, adesso, anche in Canada, Nuova Zelanda ed in Australia.

Nessuna novità per un suo debutto in Europa, magari anche in Italia dove è molto atteso. Contestualmente, Microsoft ha annunciato che il suo ibrido Surface Book performance base è disponibile da oggi anche in Austria, Cina, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Hong Kong, Giappone, Paesi Bassi, Norvegia, Svezia e Svizzera e Regno Unito. Anche in questo caso nessuna notizia per l’Italia.

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