uTorrent entra nel browser

uTorrent non verrà più distribuito come applicazione standalone, ma funzionerà all'interno dei browser, in modo da consentire lo streaming diretto dei file.
uTorrent non verrà più distribuito come applicazione standalone, ma funzionerà all'interno dei browser, in modo da consentire lo streaming diretto dei file.

Ci sono diverse applicazioni P2P, ma uTorrent è senza dubbio il più utilizzato in assoluto con circa 150 milioni di utenti attivi al mese. Nonostante la sua popolarità, il client desktop non ha ricevuto molte novità negli ultimi anni (l’ultimo importante aggiornamento risale a cinque anni fa con la versione 3.0). Bram Cohen, fondatore di BitTorrent Inc. e creatore dell’omonimo protocollo, ha promesso l’arrivo di interessanti novità per il software e la stessa azienda.

L’applicazione viene attualmente offerta in tre versioni: uTorrent, uTorrent Ad-free e uTorrent Pro. Quest’ultima (19,95 dollari/anno) è la più completa (nessuna pubblicità, protezione antivirus, assistenza, conversione dei file e streaming istantaneo), mentre l’unica differenza tra la versione base e uTorrent Ad-free (4,95 dollari/anno) è l’assenza di pubblicità. In origine, insieme al software desktop, veniva installata una toolbar per browser. Ora invece è presente l’advertising in-client, principale fonte di profitto per BitTorrent.

La pubblicità sarà ancora presente nelle prossime versioni gratuite, ma ci sarà un importante cambiamento. Invece dell’applicazione standalone, uTorrent verrà integrato nei browser. Ciò consentirà di aggiornare l’interfaccia e di offrire lo streaming diretto dei file. Probabile anche l’aggiunta di alcune tecnologie presenti in Maelstrom, il browser che BitTorrent aveva iniziato a sviluppare, ma che non ha avuto un futuro.

Secondo Cohen, gli utenti vogliono vedere i torrent nel browser, evitando l’avvio di un’applicazione separata. L’inventore del noto protocollo P2P ha però dichiarato che la versione di uTorrent “browser-based” verrà distribuita gradualmente. Prima del rollout globale, l’azienda vuole valutare i feedback degli utenti sulla nuova esperienza d’uso.

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