Eurovision Song Contest 2017: la guida per la Rete

L'Eurovision Song Contest 2017 è ai nastri di partenza: ecco la survival list per la kermesse musicale, con Francesco Gabbani super-favorito.
L'Eurovision Song Contest 2017 è ai nastri di partenza: ecco la survival list per la kermesse musicale, con Francesco Gabbani super-favorito.

Tutto è ormai pronto in quel di Kiev per l’Eurovision Song Contest 2017: questa sera, alle 21 del fuso italiano, scatta l’atteso appuntamento con la prima delle due semifinali. E, come consuetudine da qualche anno a questa parte, l’Eurovision rappresenterà anche una vera e propria festa della Rete, capace di catalizzare non solo l’audience televisiva di tutto il mondo, con dei record di ascolti ormai da anni imbattibili, ma anche di coinvolgere social network, piattaforme di streaming e tutti i new media nel loro complesso. Con l’Italia in prima linea, con Francesco Gabbani e la sua “Occidentali’s Karma” come brano super-favorito di questa edizione, cosa attendersi dallo show e, soprattutto, come partecipare attivamente?

Non si può dire che l’Eurovision Song Contest non sia il fenomeno pop per eccellenza, dalle scenografie mastodontiche ai brani che strizzano l’occhiolino al tormentone, strizzando l’occhiolino all’interazione del pubblico, all’effetto nostalgia delle votazioni in stile “Giochi senza Frontiere” e, sempre in merito ai voti, singolare cartina al tornasole delle alleanze socio-politiche fra nazioni. Di seguito, qualche indicazione utile per seguire l’edizione 2017, una sorta di survival list per godersi lo spettacolo al meglio.

Eurovision Song Contest 2017

ESC 2017: le coordinate

L’edizione 2017 dell’Eurovision Song Contest si tiene a Kiev, rappresentata dallo slogan Celebrate Diversity: la scelta della nazione ospitante deriva dalla nazione vincitrice dell’edizione precedente, in questo caso l’Ucraina con il brano “1944” di Jamala. Sebbene le prove generali in quel di Kiev siano già partite, alcune delle quali già disponibili sul canale YouTube ufficiale dell’ESC, gli appuntamenti televisivi saranno tre: si parte questa sera con la prima semifinale, a cui seguirà la seconda giovedì e la finalissima sabato. Per l’Italia, le due semifinali saranno trasmesse da Rai 4, anche in HD su TivùSat, a partire dalle 20.52, mentre la finalissima sarà su Rai 1 allo stesso orario il prossimo sabato. I primi due appuntamenti vedranno il commento in diretta di Diego Passoni e Andrea Delogu, mentre l’ultimo sarà accompagnato da Flavio Insinna e Federico Russo.

Non è però tutto, poiché l’Eurovision Song Contest è una kermesse votata alla Rete e, per questo, sarà possibile anche seguire l’evento in streaming, tramite il canale dell’ESC su YouTube e il sito ufficiale, a cui si aggiungerà la possibilità di sfruttare la modalità second screen tramite l’applicazione per iOS e Android dedicata, dove verranno mostrati i testi delle canzoni durante le esibizioni, nonché notizie e curiosità sugli artisti. Ancora, grande sarà l’interazione sui social network, in particolare su Twitter, dove sono già attivi gli hashtag #esc, #esc2017, #eurovision e #escita. Come lo scorso anno, l’organizzazione ha rinnovato l’accordo con Twitter non solo per mostrare la rappresentativa icona a forma di cuore di fianco all’hashtag principale, ma anche le bandierine di ogni nazione in gara.

Semifinali e finale: regolamento

Per uno show di dimensioni ciclopiche come quello dell’Eurovision, serve un regolamento davvero rigoroso, per garantire la buona riuscita dello spettacolo e il rispetto dei tempi. A differenza del nostrano Sanremo, infatti, l’ESC si caratterizza per essere un appuntamento veloce, poco più di due ore a puntata, dove protagoniste sono unicamente le canzoni proposte una dopo l’altra senza soluzione di continuità, ovviamente pause pubblicitarie permettendo. Non è però tutto, poiché gli artisti prescelti sono chiamati a rimanere nei tre minuti d’esibizione, non possono nominare marchi e brand nei testi delle loro canzoni e, sul palco, possono presenziare contemporaneamente non più di sei persone. Nel mentre, ogni artista può scegliere in che lingua cantare, anche in un idioma diverso dal proprio, e nessuna delle canzoni proposte è inedita: i partecipanti e i relativi brani sono scelti in grande anticipo solitamente con dei contest nazionali, che per l’Italia a volte possono coincidere con il Festival di Sanremo.

Cinque nazioni, i cosiddetti “Big Five”, accedono direttamente alla finale senza passare per le preselezioni, né per le semifinali: Francia, Germania, Spagna, Regno Unito e Italia. La scelta è dovuta al contribuito annuale che questi Paesi garantiscono all’EBU, l’European Broadcasting Union, sensibilmente più elevato rispetto alle altre nazioni europee in gara. Non solo Europa, tuttavia, perché negli anni sono stati introdotti i più svariati paesi mondiali, da Israele all’Azerbaijan, passando per molti altri ancora. Peculiare è il caso dell’Australia: nel continente l’Eurovision Song Contest è un fenomeno di massa e, proprio per l’elevatissimo numero di spettatori, da qualche anno anche l’Australia è entrata ufficialmente in gara.

Nelle semifinali il voto è a carico del pubblico a casa: si potrà votare l’artista preferito, fatta eccezione per il rappresentante della propria nazione. L’Italia potrà votare nel primo dei due appuntamenti. Per la finale, invece, al televoto si aggiunge il punteggio assegnato dalle giurie nazionali. Al termine delle esibizioni dell’ultima puntata partono infatti i collegamenti con le varie nazioni e, in diretta, ogni Paese annuncia la propria tripletta vincente da 12-10-8 punti.

Nella prima semifinale si esibiranno, in ordine di apparizione, Svezia, Georgia, Australia, Albania, Belgio, Montenegro, Finlandia, Azerbaijan, Portogallo, Grecia, Polonia, Moldavia, Islanda, Repubblica Ceca, Cipro, Armenia, Slovenia e Lettonia. Nella seconda semifinale, invece, sarà il turno di Serbia, Austria, Macedonia, Malta, Romania, Paesi Bassi, Ungheria, Irlanda, Danimarca, San Marino, Croazia, Norvegia, Svizzera, Bielorussia, Bulgaria, Lituania, Estonia, Israele.

ESC 2017: fenomeno Gabbani

Dopo una breve pausa dove l’Italia è rimasta assente dalla competizione, dal 1998 al 2010, lo Stivale potrebbe essere quest’anno in pole position per la vittoria. Dopo essersi aggiudicata l’edizione del 1964 con “Non ho l’età” di Gigliola Cinquetti e quella del 1990 con “Insieme 1992” di Toto Cutugno, tutte le speranze sono rivolte a Francesco Gabbani. Già vincitore del Festival di Sanremo con “Occidentali’s Karma”, il giovane cantautore sembra essere il favorito dai bookmaker a livello internazionale.

D’altronde, Gabbani ha già raggiunto un importante record nella storia recente dell’ESC: è il primo artista partecipante, infatti, a totalizzare oltre 110 milioni di visualizzazioni su YouTube, a cui si aggiungono quelle per la versione opportunamente ristretta per la competizione. Va tuttavia sottolineato come l’Eurovision sia il contest delle sorprese e, sebbene Gabbani sia il preferito dagli spettatori a livello internazionale, molto faranno le varie giurie locali.

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