App Store: limitate VPN per il blocco ads

Apple ha limitato gli aggiornamenti per alcune VPN di App Store, pensate per il blocco degli annunci pubblicitari: violerebbero le linee guida del gruppo.
Apple ha limitato gli aggiornamenti per alcune VPN di App Store, pensate per il blocco degli annunci pubblicitari: violerebbero le linee guida del gruppo.

Apple ha deciso di agire nei confronti di alcune popolari VPN disponibili su App Store, pensate per bloccare la visualizzazione di annunci pubblicitari sui browser per iOS. Non una presa di posizione contro gli ad-blocker, molti dei quali sopravvivono senza intoppi sul negozio virtuale di Cupertino, bensì una scelta dovuta alla violazione di alcune policy del gruppo. Sembra che la società di Cupertino abbia deciso di non fornire più la possibilità di aggiornamento per i titoli coinvolti.

Secondo il gruppo di Cupertino, alcune applicazioni VPN per il blocco degli ads violerebbero la sezione 4.2.1 delle linee guida per gli sviluppatori di App Store. In particolare, è richiesto che le API e i framework impiegati vengano evidenziati nella descrizione delle stesse applicazioni e, ancora, non vi si ricorra per feature terze rispetto a quanto previsto dalla società di Cupertino. Secondo quanto riferito da TechRadar, i titoli coinvolti sarebbero in grado di installare certificati su iOS, superando quindi i confini della singola app e coinvolgendo tutti i browser installati sul sistema operativo, compresi quelli di terze parti come Chrome e il già presente Safari.

Così come già anticipato, al momento le app in questione non sono state rimosse da App Store, ma pare non verranno più accettati aggiornamenti. Non sono coinvolti, invece, tutti quei software che fanno ricorso all’API ufficiale di Cupertino, la Safari Content Blocker, sebbene quest’ultima funzioni unicamente sul browser targato mela morsicata.

Sempre secondo quanto riferito da TechRadar, per bloccare gli annunci pubblictari non voluti su browser diversi da Safari sarà necessario che gli sviluppatori integrino ufficialmente tali funzioni nei loro software. Di recente si è discusso di un possibile tool di blocco direttamente integrato in Chrome, senza l’installazione di codice di terze parti. In caso l’implementazione verrà estesa al mobile, una simile soluzione sarà perfettamente compatibile con le linee guida del negozio virtuale di Apple.

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