Dara Khosrowshahi è (quasi) il nuovo CEO di Uber

Il numero uno di Expedia sembra essere pronto a lasciare l'incarico per guidare Uber fuori da un periodo complesso: ecco il profilo di Dara Khosrowshahi.
Il numero uno di Expedia sembra essere pronto a lasciare l'incarico per guidare Uber fuori da un periodo complesso: ecco il profilo di Dara Khosrowshahi.

La ricerca sembra essere terminata, il successore di Travis Kalanick potrebbe già avere un nome: Uber avrebbe scelto Dara Khosrowshahi come suo nuovo CEO. La decisione pare essere stata presa in conclusione di un lungo meeting tra i dirigenti del gruppo. Il suo non sarà un compito semplice, chiamato a guidare la società fuori da un periodo complicato da accuse di spionaggio, indagini interne su presunte molestie sessuali, cause legali relative alle self-driving car e scontri con il mondo taxi.

Di origini iraniane, Khosrowshahi dal 2005 ha ricoperto l’incarico di amministratore delegato presso Expedia, colosso nel mondo dei viaggi e del turismo online, portando la società ad espandersi a livello internazionale raggiungendo più di 60 paesi e registrando un significativo rafforzamento in termini economici. Nel 2013 Ernst & Young gli ha assegnato il riconoscimento “Pacific Northwest Entrepreneur of the Year” e presenzia nella “List of Prominent Iranian Americans” stilata dallo U.S. State Department.

È attivo anche nel board della New York Times Company. Questa sua vicinanza al mondo della stampa e la confidenza a trattare con i media potrebbe rivelarsi di importanza strategica nel migliorare la comunicazione di Uber, spesso rivelatasi non esattamente chiara ed efficace quando si è trattato di chiarire le questioni spinose citate poc’anzi. Utilizzare il condizionale al momento è d’obbligo: ancora manca l’annuncio ufficiale, che potrebbe però arrivare già nella giornata di oggi.

Alcune fonti hanno riferito al sito Recode che Khosrowshahi è uno dei tre candidati presi in considerazione dai vertici di Uber per l’assegnazione dell’incarico: gli altri due sono Meg Whitman (Hewlett Packard Enterprise) e Jeff Immelt (ex General Electric). Quest’ultimo pare essere l’opzione maggiormente sostenuta da Kalanick. Non resta dunque che attendere l’annuncio ufficiale della decisione, che l’azienda ha dichiarato di voler prima comunicare ai dipendenti e poi alla stampa.

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