SAIF: 300 milioni per il futuro della mobilità

Un fondo da 300 milioni di dollari per lo sviluppo di soluzioni innovative focalizzate sul settore automotive, sulle auto connesse e sulla guida autonoma.
Un fondo da 300 milioni di dollari per lo sviluppo di soluzioni innovative focalizzate sul settore automotive, sulle auto connesse e sulla guida autonoma.

L’acronomo SAIF sta a indicare Samsung Automotive Innovation Fund. È il fondo istituito dal colosso sudcoreano, al momento da 300 milioni di dollari, destinato allo sviluppo di soluzioni innovative che puntano al futuro della mobilità: dalle vetture connesse alle tecnologie di guida autonoma, dai sensori smart all’impiego di intelligenza artificiale e algoritmi di machine vision, senza dimenticare soluzioni di connettività e con un’attenzione particolare a ciò che concerne sicurezza e privacy.

La prima realtà a beneficiare del fondo sarà l’austriaca TTTech, che avrà accesso a 75 milioni di dollari per portare avanti il proprio impegno per quanto riguarda piattaforme software dedicate alla sicurezza delle auto connesse. In contemporanea anche l’annuncio dell’istituzione della Autonomous/ADAS Strategic Business Unit da parte di Harman, società acquisita proprio da Samsung nel novembre dello scorso anno con uno sforzo economico quantificato in 8 miliardi di dollari. Sarà l’unità impegnata al Samsung Strategy and Innovation Center (SSIC) dallo Smart Machines team per sviluppare sistemi chiave da implementare sulle vetture del futuro.

Il focus è sulle soluzioni integrate, in particolar modo nell’ambito delle self-driving car. Lì, Samsung e Harman intendono concentrarsi su piattaforme di high-performance computing, algoritmi, cloud e connettività, per rendere possibile la creazione di sistemi ADAS (Advanced Driver Assistance Systems) che risulteranno di fondamentale importanza per garantire il funzionamento, l’affidabilità e la sicurezza dei veicoli di prossima generazione.

Harman parla di auto connesse ormai da qualche anno. Di seguito la nostra intervista realizzata a Sean Kapoor (VP Global Brand Marketing Lifestyle Division) in occasione dell’IFA 2015 di Berlino, dove si è toccato il tema in un’ottica di sviluppo futuro. Eccone un estratto.

Le connected car rappresentano l’evoluzione di ciò che era l’infotainment. Se pensi agli anni scorsi, l’infotainment era essenzialmente mettere schermi nell’auto, soprattutto per la navigazione. Ora, in questo ambito, le tecnologie sono interconnesse. Pensiamo che l’infotainment sia cresciuto dando vita alle auto connesse. Oggi si possono connettere tutte le tecnologie sui veicoli: dai sistemi audio a quelli per la sicurezza, dalla cancellazione del rumore, fino alla gestione del motore e ai microfoni nell’abitacolo.

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